Gaza: stop al Genocidio

Se quello che succede a Gaza è una vergogna per l’umanità, il silenzio complice del governo Meloni è una vergogna per tutti gli italiani. Basta silenzio, basta complicità, non c’è più tempo, bisogna agire #stopgenocidiogaza

Dopo 19 mesi di bombardamenti dal cielo da terra e dal mare contro una popolazione indifesa, dopo 53.000 morti accertati, fra cui 16.000 fanciulli, dopo la distruzione di tutte le infrastrutture civili indispensabili per la vita della popolazione, dopo aver ridotto alla fame la popolazione accerchiata nel ghetto di Gaza, avendo bloccato da oltre due mesi l’ingresso di cibo, acqua, medicine, combustibile – per dirla con Guccini – non è ancora sazia di sangue la belva umana. Il governo israeliano si appresta a lanciare una nuova offensiva di terra che prevede la rioccupazione di una larga parte della Striscia di Gaza al fine di ripulirla dagli abitanti da ammassare in un’area ristretta al sud.… leggi tutto

Le vie per la salvezza dell’Europa

E’ illusorio e disonesto pretendere di costruire la pace attraverso la forza. La pace non ha bisogno di forza, né di forzature della realtà, né di garanzie di sicurezza armate.  La pace si costruisce avendo come obiettivo la pace, cioè il superamento dell’ostilità in una riconquistata dimensione di fraternità fra i popoli.

Negoziato è la parola magica che si staglia sullo sfondo della guerra Russo-ucraina. Negoziato è la parola proibita, ripudiata, nascosta. Negoziato è la parola respinta orgogliosamente dalla NATO – come ci ha rivelato Stoltenberg il 7 settembre 2023 – per evitare di fermare il corso degli eventi che ha portato allo scoppio della guerra il 24 febbraio 2022. Negoziato è la parola che è stata rigorosamente bandita da tutti i documenti della NATO e dell’UE intervenuti dall’inizio della guerra ad oggi.… leggi tutto

25 aprile 2025: 80 anni dalla Liberazione

Il 25 aprile non ci parla solo del nostro passato, ci interroga sul nostro presente e ci pone delle domande sul nostro futuro., non si tratta di giudicare il passato ma di esserne giudicati

Ogni anno, il 25 aprile, data dell’insurrezione di Milano, ci convochiamo per celebrare l’anniversario della liberazione dal nazifascismo. Ormai sono passati 80 anni, il 25 aprile potrebbe diventare uno stanco rito, in cui si coltiva il ricordo di eventi tragici ma passati, chiusi nell’archivio della storia, da dove vengono tirati fuori per essere lucidati un giorno all’anno.  Non è questo il significato del 25 aprile. Il senso del 25 aprile è fare memoria della lotta di liberazione e dell’approdo che essa ha apportato nel nostro Paese: la riconquista della libertà per il popolo italiano.… leggi tutto

Francesco è vivo

Il dolore per la scomparsa di Francesco non può far prevalere la tristezza sulla gratitudine per il messaggio che ci ha lasciato. Voglio ricordare le sue parole di pace in un saggio che ho scritto sul suo magistero pubblicato su costituzionalismo.it

LA PACE ATTRAVERSO IL DIRITTO

 NEL MAGISTERO DI PAPA FRANCESCO

  1. La Pace ed il Diritto nell’Ordinamento internazionale

E’ un dato di fatto che il progetto di ordine internazionale, preannunciato dalla Carta Atlantica (14 agosto 1941), partorito con la Carta delle Nazioni Unite (26 giugno 1945) e fondato sulla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo (10 dicembre 1948), non si è mai completamente realizzato e adesso sta attraversando una crisi profonda che ne mette in dubbio persino l’esistenza giuridica dei suoi assiomi principali.… leggi tutto

La vigilia della guerra e la rinascita del maccartismo

La costruzione del nemico è il compito a cui si dedica la Risoluzione del PE ricorrendo ad invenzioni retoriche e falsificazioni abnormi della realtà. La preparazione della guerra porta alla limitazione delle libertà costituzionali

La Risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 2 aprile sull’attuazione della politica di sicurezza e difesa comune disegna un passaggio storico di cui ancora non ci siamo resi conto. Le critiche mosse da più parti si incentrano tutte sulla gravosità del piano di riarmo “ReArm Europe”, pudicamente ribattezzato “Readiness 2030”. In realtà il piano di riarmo si inserisce all’interno di una strategia più vasta e va valutato alla luce di tale strategia. “Prontezza 2030” è una strategia di preparazione alla guerra che dovrebbe giungere a compimento nel 2030.… leggi tutto

Gaza: restiamo umani

la foto del bambino giapponese che porta sulle spalle il fratellino morto, non ci racconta solo la tragedia di Hiroshima ma anche quella di Gaza

Secondo le ultime stime, dalla ripresa della guerra di Israele a Gaza sono morti 792 palestinesi, di cui 200 minori. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, aggiungendo che i feriti sono stati 1.663. Il bilancio totale dall’avvio del conflitto è di 50.144 morti.  L’UNICEF ha riportato che il 18 marzo è stato il giorno più letale per i bambini nella Striscia, con oltre 130 minori deceduti in un solo giorno. Le parole delle statistiche sono gelide, i numeri non possono descrivere le sofferenze dei feriti e la disperazione dei sopravvissuti.… leggi tutto

Ucraina: un aiuto mortale

Di fronte alla possibilità che si giunga ad un cessate il fuoco, il Parlamento europe si preoccupa di aiutare l’Ucraina a continuare la guerra seminando ostacoli ad una soluzione pacifica

C’è stato un vivace dibattito in ordine alle ultime votazioni del Parlamento europeo, a seguito del Consiglio europeo straordinario del 6 marzo e della presentazione da parte di Ursula Von der Leyen del piano “ReArm Europe”. Si è molto discusso delle spaccature verificatesi in seno alla maggioranza e all’opposizione. Hanno fatto specie le divisioni in casa PD poiché la metà dei deputati europei ha votato in dissenso rispetto alle indicazioni della segretaria Elly Schlein, che aveva espresso contrarietà al piano di riarmo dell’Europa.… leggi tutto

Caso Diciotti: la posta in gioco

L’ordinanza delle Sezioni Unite ha rigorosamente perimetrato i confini dell’atto politico statuendo che: “L’azione del Governo, ancorché motivata da ragioni politiche, non può mai ritenersi sottratta al sindacato giurisdizionale quando si ponga al di fuori dei limiti che la Costituzione e la legge gli impongono, soprattutto quando siano in gioco i diritti fondamentali dei cittadini (o stranieri), costituzionalmente tutelati”.

La recente ordinanza delle Sezioni Unite della Cassazione, che ha accolto il ricorso di un profugo eritreo, stabilendo il suo diritto al risarcimento del danno non patrimoniale per essere stato illecitamente trattenuto sulla nave Diciotti nell’agosto del 2018, ha suscitato delle violente reazioni di rigetto da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, dei due vicepresidenti e del ministro della Giustizia. Meloni ha espresso “sfiducia” nei confronti della Cassazione poiché – a suo dire – decisioni simili non avvicinano i cittadini alle istituzioni, costringendo il governo a spendere malamente, per i migranti illegali,“i soldi dei cittadini che pagano le tasse”.… leggi tutto

Geopolitica per la pace

Invitato al Parlamento Europeo, Jeffrey Sachs ha tenuto il 19 febbraio 2025 una relazione memorabile per lucidità e chiarezza, sviluppando la storia della politica USA dal crollo dell’Unione Sovietica fino all’elezione di Trump 2

Pubblichiamo, con la presentazione che lo precede,  il discorso tenuto a Strasburgo il 19 febbraio dall’americano  prof. Jeffrey Sachs su invito del Parlamento europeo e il dialogo che ne è seguito (tratto dal sito: www.primaloro.com)

Invitato dal parlamentare europeo Michael von der Schulenberg a parlare nel quadro dell’incontro “The Geopolitics of Peace”, Jerry Sachs, economista e analista politico, già consigliere di Gorbaciov e di molti leader dell’Europa dell’Est, Special Advisor all’Onu dai tempi di Khofi Annan e attualmente di Antonio Guterres, autore fra l’altro del recente A New Foreign Policy – Beyond American Exceptionalism (2020), già direttore dello Earth Institute alla Columbia University dove ancora insegna, ha tenuto il 19 febbraio 2025 una relazione memorabile per lucidità e chiarezza, sviluppando la storia della politica USA dal crollo dell’Unione Sovietica fino all’elezione di Trump 2.leggi tutto

Morire per Kiev? No grazie!

La ovvia riprovazione per la brutalità con cui Trump si dedica a distruggere ogni forma di diritto nelle relazioni fra gli Stati per affermare il predominio della forza (la sua) come unica regola, non può fare da velo alle questioni reali che si celano dietro lo scontro fra il presidente Usa e Zelensky alla Casa Bianca

La ovvia riprovazione per la brutalità con cui Trump si dedica a distruggere ogni forma di diritto nelle relazioni fra gli Stati e nelle dinamiche interne dello Stato di diritto, per affermare il predominio della forza (la sua) come unica regola, non può fare da velo alle questioni reali che si celano dietro lo scontro fra il presidente Usa e Zelensky alla Casa Bianca. Non v’è dubbio che Trump ha allestito uno spettacolo scenico per bastonare e umiliare in mondovisione il suo vassallo ribelle Zelensky.… leggi tutto

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