Guerra in Ucraina: il Re è nudo

l’Ucraina ha condotto una guerra per procura per conto degli Usa e della Nato. In questa guerra gli ucraini hanno fornito il sangue, hanno mandato al massacro la propria gioventù; tutto il resto, l’addestramento delle truppe, le armi, le munizioni, la direzione strategica è stato fornito dall’alleanza occidentale.

La telefonata fra Putin e Trump segna una svolta nel conflitto Russia-Ucraina perché apre la strada del negoziato finora testardamente esclusa da tutti i cantori della guerra e, addirittura bandita da Zelensky per legge. Che il negoziato sia stato aperto da un colloquio diretto e che Zelensky sia stato solo “informato”, è la conferma che l’Ucraina ha condotto una guerra per procura per conto degli Usa e della Nato. In questa guerra gli ucraini hanno fornito il sangue, hanno mandato al massacro la propria gioventù; tutto il resto, l’addestramento delle truppe, le armi, le munizioni, la direzione strategica è stato fornito dall’alleanza occidentale.… leggi tutto

Tribunale Permanente dei Popoli Dichiarazione preliminare

Si è svolta a Bruxelles il 5 e 6 febbraio la 54 sessione del Tribunale Permanente dei Popoli che ha esaminato i crimini commessi dalla Turchia nel Rojava

Dichiarazione preliminare del collegio giudicante del Tribunale Permanente dei Popoli, 54ª sessione, riunito a Bruxelles il 5 e 6 febbraio 2025 per decidere sulla responsabilità di alti funzionari turchi per presunti crimini di aggressione, crimini di guerra e crimini contro l’umanità in Rojava, Siria nord-orientale, dal 2018 ad oggi.

Il Tribunale è stato convocato su richiesta di nove organizzazioni. Gli imputati sono stati notificati ma non hanno risposto né si sono presentati.

Prima di tutto, desideriamo rendere omaggio al coraggio del popolo di Rojava ed esprimere la nostra gratitudine in particolare a coloro che hanno condiviso con noi le loro esperienze.… leggi tutto

Al di sopra della legge

con il suo show di insulti alla magistratura Giorgia Meloni non ha fatto altro che rivendicare una arrogante pretesa di immunità dalle regole costituzionali dello Stato di diritto

Dopo l’imbarazzo per il caso Almasri, che appena rilasciato è stato generosamente ricondotto con un volo di Stato in Libia, dove potrà proseguire impunemente la sua carriera di torturatore stupratore, Giorgia Meloni ha deciso di passare all’attacco. Martedì 28 ha pubblicato un video sui suoi canali social dolendosi di aver ricevuto, assieme al ministro della Giustizia Carlo Nordio, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano, un “avviso di garanzia” per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio di Almasri.… leggi tutto

Gaza dopo la tregua.

Finalmente a Gaza si è spento il fragore delle armi. La tregua è una benedizione ma è fragile, occorre un progetto per il futuro il cui caposaldo deve essere la fine dell’occupazione israeliana

Finalmente domenica 19 gennaio si è spento il fragore delle armi, dopo che per 467 giorni la morte ha mietuto con dovizia la sua messe nel campo di Gaza. Abbiamo tutti accolto questa notizia tirando un sospiro di sollievo come all’uscita da un incubo. Un sospiro di sollievo anche per la liberazione delle tre ragazze israeliane e delle donne e i minori palestinesi sequestrati nelle carceri israeliane. In realtà neanche nei peggiori incubi si potrebbero sognare le atrocità commesse su larga scala a Gaza da un esercito assetato di sete di vendetta, che non ha avuto remore a commettere i crimini più odiosi, calpestando impunemente le regole che la comunità internazionale si è data per mitigare la barbarie dei conflitti.… leggi tutto

Leader italiani ed europei, mai stanchi di guerre

La guerra in Ucraina sta per terminare ma i leader politici italiani ed europei continuano a rullare i tamburi di guerra

Siamo qui oggi per essere sicuri che l’Ucraina abbia ciò che le serve in termini di equipaggiamento e addestramento per prolungare la battaglia e prevalere” Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte arrivando alla base di Ramstein il 9 gennaio per l’ultima riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, prima dell’avvento della Presidenza di Donald Trump.

Gli ha fatto eco la sera stessa Giorgia Meloni che, ricevendo Zelensky a Roma, ha ribadito: il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell’Ucraina e del popolo ucraino, per mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per costruire una pace giusta e duratura”

Il giorno dopo il leader ucraino ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale che gli ha confermato: “la determinazione dell’Italia a mantenere un pieno, inalterato e costante sostegno all’Ucraina contro l’aggressione della Federazione Russa”, ha detto il capo di Stato italiano durante l’incontro. Dal… leggi tutto

Il Parlamento respinga il decreto armi

Noi cittadini della Repubblica italiana riteniamo che un ulteriore invio di armi a Kiev, come previsto dal decreto legge n. 200/24 sia un tragico errore

L’ 8 gennaio è stata presentata al Senato una Petizione per chiedere di bocciare il decreto che proroga la fornitura di armi al governo ucraino

I cittadini che vorranno sostenere la petizione potranno farlo anche online cliccando su www.peacelink.it/noarmiucraina

PETIZIONE AI/ALLE PARLAMENTARI, EX ART. 50 COSTITUZIONE, PERCHÉ NON CONVERTANO IN LEGGE IL DECRETO CHE AUTORIZZA L’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA

Il 27 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 200 relativo a disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, fino al 31 dicembre 2025, previo atto di indirizzo delle Camere.… leggi tutto

2025: un anno alla prova della pace

L’anno appena concluso è stato sul piano internazionale il più violento e sanguinoso dal 1945. E’ necessaria una svolta, non basta il cessate il fuoco, occorre una pace vera

L’anno appena concluso è il più violento e sanguinoso che ci sia mai stato dal 1945 (se si esclude la guerra di Corea). Per tutto l’anno si sono susseguiti i combattimenti, senza neanche un giorno di tregua, sul fronte russo-ucraino, alimentati da una continua escalation e dal superamento di ogni linea rossa. Per tutto l’anno sono proseguiti i bombardamenti contro la martoriata popolazione della Striscia di Gaza ed è proseguita la distruzione di tutte le strutture indispensabili per la vita della popolazione, in particolare quelle sanitarie, anche attraverso la cattura o l’assassinio dei medici.… leggi tutto

Processo Open Arms: ai confini del diritto

Ostacolare il salvataggio dei naufraghi vietando lo sbarco produce effetti lesivi nella sfera giuridica delle persone recuperate in alto mare. Per questo riteniamo sbagliata la sentenza di Palermo che ha assolto Matteo Salvini

Alla scontata esultanza dei leghisti per l’assoluzione di Salvini si è unita quella di esponenti di spicco del governo, a partire dalla premier Giorgia Meloni, che ha espresso la sua “grande soddisfazione” per il verdetto. Questo giudizio, secondo Meloni, dimostra l’infondatezza delle accuse rivolte al vicepremier, sottolineando come la sentenza rappresenti una vittoria non solo per Salvini, ma per l’intero esecutivo. Comprendiamo l’esultanza della Meloni per questa “vittoria” dopo le tante batoste giudiziarie ricevute dal suo esecutivo, l’ultima il 19 dicembre dalla Corte di Cassazione che ha confermato il potere/dovere dei giudici di sindacare i decreti sui Paesi sicuri.… leggi tutto

Gaza: i dannati della terra

C’è qualcosa di osceno nello stare qua a discutere se a Gaza sia in corso o no un genocidio: come se discutessimo della guerra del Peloponneso, o della crociata contro gli Albigesi. Fermare le atrocità in corso contro una popolazione assediata, affamata e bersagliata con crudeltà non è solo un obbligo morale e giuridico, è un presupposto imprescindibile se vogliamo restare umani.

“C’è qualcosa di osceno nello stare qua a discutere se a Gaza sia in corso o no un genocidio: come se discutessimo della guerra del Peloponneso, o della crociata contro gli Albigesi. Perché questo sta succedendo ora: nel nostro tempo, a pochi chilometri da noi. Potremmo fermarlo, se davvero volessimo: in qualunque momento. Due milioni di persone sono chiuse in quello che è ora un enorme campo di concentramento: un esercito nemico li assedia, li affama, li uccide ogni giorno” Colgono nel segno le parole di Tomaso Montanari (il Fatto, 2/122/24).… leggi tutto

L’avvenire ormai è quasi passato

Noi che eravamo giovani nell’89 vedevamo dinanzi a noi un orizzonte sereno e sognavamo un futuro colmo di speranza. In quell’epoca il treno della Storia era stato messo su un binario che correva verso un avvenire luminoso. Purtroppo quell’avvenire che ci avevano promesso con la caduta del muro di Berlino è tramontato nell’arco di una generazione.

(Un mio articolo pubblicato sul sito di Pace in Movimento)

Per i giovani che negli anni 70 del secolo scorso si interrogavano sul loro futuro, l’enigma fondamentale rimaneva la divisione del mondo in due blocchi politico-militari contrapposti sullo sfondo di un sentimento cupo di ansia per la minaccia di mutua distruzione nucleare. Della divisione del mondo in due blocchi percepivamo la durezza che si esprimeva all’est nel ferreo controllo dell’Unione sovietica sui paesi al di là della cortina di ferro e all’ovest soprattutto con le tribolate vicende di dittature e colpi di Stato in America Latina. … leggi tutto

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