Ucraina: un aiuto mortale

Di fronte alla possibilità che si giunga ad un cessate il fuoco, il Parlamento europe si preoccupa di aiutare l’Ucraina a continuare la guerra seminando ostacoli ad una soluzione pacifica

C’è stato un vivace dibattito in ordine alle ultime votazioni del Parlamento europeo, a seguito del Consiglio europeo straordinario del 6 marzo e della presentazione da parte di Ursula Von der Leyen del piano “ReArm Europe”. Si è molto discusso delle spaccature verificatesi in seno alla maggioranza e all’opposizione. Hanno fatto specie le divisioni in casa PD poiché la metà dei deputati europei ha votato in dissenso rispetto alle indicazioni della segretaria Elly Schlein, che aveva espresso contrarietà al piano di riarmo dell’Europa.… leggi tutto

Caso Diciotti: la posta in gioco

L’ordinanza delle Sezioni Unite ha rigorosamente perimetrato i confini dell’atto politico statuendo che: “L’azione del Governo, ancorché motivata da ragioni politiche, non può mai ritenersi sottratta al sindacato giurisdizionale quando si ponga al di fuori dei limiti che la Costituzione e la legge gli impongono, soprattutto quando siano in gioco i diritti fondamentali dei cittadini (o stranieri), costituzionalmente tutelati”.

La recente ordinanza delle Sezioni Unite della Cassazione, che ha accolto il ricorso di un profugo eritreo, stabilendo il suo diritto al risarcimento del danno non patrimoniale per essere stato illecitamente trattenuto sulla nave Diciotti nell’agosto del 2018, ha suscitato delle violente reazioni di rigetto da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, dei due vicepresidenti e del ministro della Giustizia. Meloni ha espresso “sfiducia” nei confronti della Cassazione poiché – a suo dire – decisioni simili non avvicinano i cittadini alle istituzioni, costringendo il governo a spendere malamente, per i migranti illegali,“i soldi dei cittadini che pagano le tasse”.… leggi tutto

Geopolitica per la pace

Invitato al Parlamento Europeo, Jeffrey Sachs ha tenuto il 19 febbraio 2025 una relazione memorabile per lucidità e chiarezza, sviluppando la storia della politica USA dal crollo dell’Unione Sovietica fino all’elezione di Trump 2

Pubblichiamo, con la presentazione che lo precede,  il discorso tenuto a Strasburgo il 19 febbraio dall’americano  prof. Jeffrey Sachs su invito del Parlamento europeo e il dialogo che ne è seguito (tratto dal sito: www.primaloro.com)

Invitato dal parlamentare europeo Michael von der Schulenberg a parlare nel quadro dell’incontro “The Geopolitics of Peace”, Jerry Sachs, economista e analista politico, già consigliere di Gorbaciov e di molti leader dell’Europa dell’Est, Special Advisor all’Onu dai tempi di Khofi Annan e attualmente di Antonio Guterres, autore fra l’altro del recente A New Foreign Policy – Beyond American Exceptionalism (2020), già direttore dello Earth Institute alla Columbia University dove ancora insegna, ha tenuto il 19 febbraio 2025 una relazione memorabile per lucidità e chiarezza, sviluppando la storia della politica USA dal crollo dell’Unione Sovietica fino all’elezione di Trump 2.leggi tutto

Morire per Kiev? No grazie!

La ovvia riprovazione per la brutalità con cui Trump si dedica a distruggere ogni forma di diritto nelle relazioni fra gli Stati per affermare il predominio della forza (la sua) come unica regola, non può fare da velo alle questioni reali che si celano dietro lo scontro fra il presidente Usa e Zelensky alla Casa Bianca

La ovvia riprovazione per la brutalità con cui Trump si dedica a distruggere ogni forma di diritto nelle relazioni fra gli Stati e nelle dinamiche interne dello Stato di diritto, per affermare il predominio della forza (la sua) come unica regola, non può fare da velo alle questioni reali che si celano dietro lo scontro fra il presidente Usa e Zelensky alla Casa Bianca. Non v’è dubbio che Trump ha allestito uno spettacolo scenico per bastonare e umiliare in mondovisione il suo vassallo ribelle Zelensky.… leggi tutto

Ucraina: il rischio della pace

La svolta di Trump sull’Ucraina è dettata da ragioni di convenienza e di affari, non certo da motivi umanitari. Cionostante può porre termine ad un orrendo spargimento di sangue. Ed è stupefacente che i vertici dell’UE non si rassegnino alla fine della guerra, perdendo così l’opportunità di mettere il treno della Storia sul binario di una pace vera e duratura

Sembra incredibile ma è vero. Di fronte al negoziato intrapreso da USA e Russia con l’obiettivo di porre fine al più presto a una inutile strage perpetrata per tre anni, che ha causato – sui due fronti – oltre un milione di morti, sofferenze inenarrabili, devastazioni incommensurabili e che ci ha portato sull’orlo di un conflitto nucleare, le Cancellerie dei paesi europei, i vertici dell’UE, i leader politici e il sistema dei media mainstream, vivono la prospettiva della fine dei combattimenti come un disastro politico che scompagina tutti i loro piani.… leggi tutto

Guerra in Ucraina: il Re è nudo

l’Ucraina ha condotto una guerra per procura per conto degli Usa e della Nato. In questa guerra gli ucraini hanno fornito il sangue, hanno mandato al massacro la propria gioventù; tutto il resto, l’addestramento delle truppe, le armi, le munizioni, la direzione strategica è stato fornito dall’alleanza occidentale.

La telefonata fra Putin e Trump segna una svolta nel conflitto Russia-Ucraina perché apre la strada del negoziato finora testardamente esclusa da tutti i cantori della guerra e, addirittura bandita da Zelensky per legge. Che il negoziato sia stato aperto da un colloquio diretto e che Zelensky sia stato solo “informato”, è la conferma che l’Ucraina ha condotto una guerra per procura per conto degli Usa e della Nato. In questa guerra gli ucraini hanno fornito il sangue, hanno mandato al massacro la propria gioventù; tutto il resto, l’addestramento delle truppe, le armi, le munizioni, la direzione strategica è stato fornito dall’alleanza occidentale.… leggi tutto

Tribunale Permanente dei Popoli Dichiarazione preliminare

Si è svolta a Bruxelles il 5 e 6 febbraio la 54 sessione del Tribunale Permanente dei Popoli che ha esaminato i crimini commessi dalla Turchia nel Rojava

Dichiarazione preliminare del collegio giudicante del Tribunale Permanente dei Popoli, 54ª sessione, riunito a Bruxelles il 5 e 6 febbraio 2025 per decidere sulla responsabilità di alti funzionari turchi per presunti crimini di aggressione, crimini di guerra e crimini contro l’umanità in Rojava, Siria nord-orientale, dal 2018 ad oggi.

Il Tribunale è stato convocato su richiesta di nove organizzazioni. Gli imputati sono stati notificati ma non hanno risposto né si sono presentati.

Prima di tutto, desideriamo rendere omaggio al coraggio del popolo di Rojava ed esprimere la nostra gratitudine in particolare a coloro che hanno condiviso con noi le loro esperienze.… leggi tutto

Al di sopra della legge

con il suo show di insulti alla magistratura Giorgia Meloni non ha fatto altro che rivendicare una arrogante pretesa di immunità dalle regole costituzionali dello Stato di diritto

Dopo l’imbarazzo per il caso Almasri, che appena rilasciato è stato generosamente ricondotto con un volo di Stato in Libia, dove potrà proseguire impunemente la sua carriera di torturatore stupratore, Giorgia Meloni ha deciso di passare all’attacco. Martedì 28 ha pubblicato un video sui suoi canali social dolendosi di aver ricevuto, assieme al ministro della Giustizia Carlo Nordio, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano, un “avviso di garanzia” per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio di Almasri.… leggi tutto

Gaza dopo la tregua.

Finalmente a Gaza si è spento il fragore delle armi. La tregua è una benedizione ma è fragile, occorre un progetto per il futuro il cui caposaldo deve essere la fine dell’occupazione israeliana

Finalmente domenica 19 gennaio si è spento il fragore delle armi, dopo che per 467 giorni la morte ha mietuto con dovizia la sua messe nel campo di Gaza. Abbiamo tutti accolto questa notizia tirando un sospiro di sollievo come all’uscita da un incubo. Un sospiro di sollievo anche per la liberazione delle tre ragazze israeliane e delle donne e i minori palestinesi sequestrati nelle carceri israeliane. In realtà neanche nei peggiori incubi si potrebbero sognare le atrocità commesse su larga scala a Gaza da un esercito assetato di sete di vendetta, che non ha avuto remore a commettere i crimini più odiosi, calpestando impunemente le regole che la comunità internazionale si è data per mitigare la barbarie dei conflitti.… leggi tutto

Leader italiani ed europei, mai stanchi di guerre

La guerra in Ucraina sta per terminare ma i leader politici italiani ed europei continuano a rullare i tamburi di guerra

Siamo qui oggi per essere sicuri che l’Ucraina abbia ciò che le serve in termini di equipaggiamento e addestramento per prolungare la battaglia e prevalere” Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte arrivando alla base di Ramstein il 9 gennaio per l’ultima riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, prima dell’avvento della Presidenza di Donald Trump.

Gli ha fatto eco la sera stessa Giorgia Meloni che, ricevendo Zelensky a Roma, ha ribadito: il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell’Ucraina e del popolo ucraino, per mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per costruire una pace giusta e duratura”

Il giorno dopo il leader ucraino ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale che gli ha confermato: “la determinazione dell’Italia a mantenere un pieno, inalterato e costante sostegno all’Ucraina contro l’aggressione della Federazione Russa”, ha detto il capo di Stato italiano durante l’incontro. Dal… leggi tutto

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