La scomparsa di Gino Strada

Con la scomparsa di Gino Strada l’Italia perde un profeta che ci annunciava con azioni concrete che un altro mondo è possibile

AreaDG sulla scomparsa di Gino Strada

Con la scomparsa di Gino Strada l’Italia perde uno dei suoi uomini migliori e uno straordinario interprete della contemporaneità.

Egli è stato protagonista di una politica “alta”, fondata sull’idea semplice e radicale, quanto rivoluzionaria, del rifiuto della guerra e della violenza quale metodo di risoluzione dei conflitti sociali.

Attraverso la costruzione della visionaria esperienza collettiva di Emergency, Gino Strada ha attuato un’azione politica capace di dare risposte concrete ai bisogni essenziali di salute e di cura da chiunque provenienti, di essere presente con ospedali, presidi medici e personale nei luoghi di guerra, nei campi profughi, nelle realtà più marginali dove regnano abbandono e disperazione.

Con la sua azione Gino Strada ha dimostrato  che una politica  diversa, che muove dal “ dal basso” , di comunità e di solidarietà per il bene comune, per le persone ed i loro bisogni è possibile, che la cura e la salute, proprio come la recente e non ancora purtroppo conclusa esperienza della pandemia ha dimostrato, costituiscono beni  e bisogni primari ed essenziali di ogni essere umano, che non ammettono  discriminazioni e confini, in mancanza dei quali nessuna prospettiva di  vita e di sviluppo sociale e individuale è possibile. 

Vi è oggi in tutti noi il dispiacere profondo per la sua scomparsa, il cordoglio e la sincera commozione, la consapevolezza di un mondo che è ora più povero.

Ma resta la ricchezza di quanto ha saputo realizzare ed il suo prezioso lascito che è nell’invito a tutti noi ad un impegno fattivo e concreto per costruire una società senza discriminazioni, più giusta e più equa.

Il Coordinamento nazionale di Area Democratica per la Giustizia._______________________________________________
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Autore: Domenico Gallo

Nato ad Avellino l'1/1/1952, nel giugno del 1974 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all'Università di Napoli. Entrato in magistratura nel 1977, ha prestato servizio presso la Pretura di Milano, il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, la Pretura di Pescia e quella di Pistoia. Eletto Senatore nel 1994, ha svolto le funzioni di Segretario della Commissione Difesa nell'arco della XII legislatura, interessandosi anche di affari esteri, in particolare, del conflitto nella ex Jugoslavia. Al termine della legislatura, nel 1996 è rientrato in magistratura, assumendo le funzioni di magistrato civile presso il Tribunale di Roma. Dal 2007 al dicembre 2021 è stato in servizio presso la Corte di Cassazione con funzioni di Consigliere e poi di Presidente di Sezione. E’ stato attivo nel Comitato per il No alla riforma costituzionale Boschi/Renzi. Collabora con quotidiani e riviste ed è autore o coautore di alcuni libri, fra i quali Millenovecentonovantacinque – Cronache da Palazzo Madama ed oltre (Edizioni Associate, 1999), Salviamo la Costituzione (Chimienti, 2006), La dittatura della maggioranza (Chimienti, 2008), Da Sudditi a cittadini – il percorso della democrazia (Edizioni Gruppo Abele, 2013), 26 Madonne nere (Edizioni Delta Tre, 2019), il Mondo che verrà (edizioni Delta Tre, 2022)

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