Processo Open Arms: ai confini del diritto

Ostacolare il salvataggio dei naufraghi vietando lo sbarco produce effetti lesivi nella sfera giuridica delle persone recuperate in alto mare. Per questo riteniamo sbagliata la sentenza di Palermo che ha assolto Matteo Salvini

Alla scontata esultanza dei leghisti per l’assoluzione di Salvini si è unita quella di esponenti di spicco del governo, a partire dalla premier Giorgia Meloni, che ha espresso la sua “grande soddisfazione” per il verdetto. Questo giudizio, secondo Meloni, dimostra l’infondatezza delle accuse rivolte al vicepremier, sottolineando come la sentenza rappresenti una vittoria non solo per Salvini, ma per l’intero esecutivo. Comprendiamo l’esultanza della Meloni per questa “vittoria” dopo le tante batoste giudiziarie ricevute dal suo esecutivo, l’ultima il 19 dicembre dalla Corte di Cassazione che ha confermato il potere/dovere dei giudici di sindacare i decreti sui Paesi sicuri.… leggi tutto

Gaza: i dannati della terra

C’è qualcosa di osceno nello stare qua a discutere se a Gaza sia in corso o no un genocidio: come se discutessimo della guerra del Peloponneso, o della crociata contro gli Albigesi. Fermare le atrocità in corso contro una popolazione assediata, affamata e bersagliata con crudeltà non è solo un obbligo morale e giuridico, è un presupposto imprescindibile se vogliamo restare umani.

“C’è qualcosa di osceno nello stare qua a discutere se a Gaza sia in corso o no un genocidio: come se discutessimo della guerra del Peloponneso, o della crociata contro gli Albigesi. Perché questo sta succedendo ora: nel nostro tempo, a pochi chilometri da noi. Potremmo fermarlo, se davvero volessimo: in qualunque momento. Due milioni di persone sono chiuse in quello che è ora un enorme campo di concentramento: un esercito nemico li assedia, li affama, li uccide ogni giorno” Colgono nel segno le parole di Tomaso Montanari (il Fatto, 2/122/24).… leggi tutto

Autonomia: la sentenza della Corte è un macigno sulla strada di Calderoli

La Corte costituzionale ha inflitto un colpo mortale alla lettura, in funzione di spacca-Italia, della improvvida riforma del Titolo V della Costituzione approvata dal centrosinistra nel 2001.

Fare buon viso a cattivo gioco, questo è evidentemente il principio a cui si ispirano le paradossali dichiarazioni di Zaia, Calderoli e Salvini, che si sono mostrati soddisfatti per la bastonatura ricevuta dalla Corte costituzionale. Questa lettura tranquillizzante serva ad alzare una cortina di fumo per depotenziare le censure della Consulta con l’obiettivo di neutralizzarle e proseguire la navigazione verso il progetto di secessione della Lega, pervicacemente portato avanti attraverso lo strumento dell’autonomia differenziata. Tuttavia, anche se questa destra al governo ha elevato la menzogna a criterio della politica, i fatti hanno la pelle dura e non si possono cancellare.… leggi tutto

Il ritorno degli Euromissili

Questa è la vera novità del vertice di Washington, nascosta nelle pieghe dei giornali ed ignorata da tutti i commentatori: sono tornati gli Euromissili! Ma questa volta sono ipersonici

Al vertice di Washington (9/11 luglio), che ha celebrato con toni trionfalistici il settantacinquesimo anniversario della NATO non sono emerse novità rispetto agli indirizzi strategici già assunti dalla NATO a Madrid (29 e 30 giugno 2022) e a Vilnius (11 e 12 luglio 2023), ma è stato compiuto un notevole “passo in avanti” nella costruzione di un solido sistema di guerra dell’Occidente con il resto del Mondo. Per quanto riguarda l’assistenza militare all’Ucraina, superate ormai tutte le linee rosse, è stata preannunciata la fornitura di ogni tipo di arma offensiva con la capacità di colpire in profondità il territorio della Russia.… leggi tutto

Contro l’Autonomia differenziata: un nuovo CLN

referendum abrogativo della legge Calderoli: non si è mai vista una richiesta di referendum sostenuta da uno spettro così ampio di forze politiche e sociali.

Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?

E’ un quesito secco, inequivocabile, che esprime una avversione non negoziabile al progetto di rottura dell’Unità della Repubblica e dell’eguaglianza dei diritti, insito nell’Autonomia differenziata, di cui la legge Calderoli è strumento di attuazione.

E’ significativo che il 5 luglio si siano presentati in Cassazione per depositare il quesito tutti leader dell’opposizione, Schlein, Conte, Bonelli, Fratoianni, Acerbo, Boschi, Magi, La Valle, assieme al Segretario della CGIL, Landini, al Presidente dell’Anpi, Pagliarulo, con Acli, Arci, Cna, Uil, Wwf, Demos, Legambiente, Link, Rete degli Studenti Medi e Unione degli Studenti.… leggi tutto

Il volto feroce e le lacrime di coccodrillo del G7

La faccia feroce del G7 verso la Russia si converte in un volto compassionevole rigato di lacrime di coccodrillo per la tragedia in atto a Gaza.

Giorgia Meloni si è vantata del vertice del G7 come un grande successo dell’Italia e del suo governo ed ha reagito stizzita alle polemiche sollevate dai suoi critici sull’assenza della parola “aborto”, laddove nelle conclusioni del precedente vertice di Hiroshima si parlava di «accesso all’aborto legale e sicuro e alle cure post-aborto». Secondo Meloni si è trattato di una polemica artefatta perché lei non ha nessuna intenzione di modificare la 194 (infatti ne sta solo boicottando l’attuazione). Una volta tanto siamo d’accordo con la Meloni, accendere una polemica sui passi indietro provocati dal governo Meloni su aborto e diritti LGBT, è il modo migliore per nascondere la sostanza delle decisioni assunte dal G7, per come espresse nel comunicato finale di 36 pagine.… leggi tutto

Cessate il fuoco ora, a Gaza e in Ucraina!

Sarà la Corte all’esito del giudizio di merito a valutare se, ed in quale misura, le violenze commesse da Israele contro la popolazione di Gaza rientrino nel campo di applicazione della Convenzione, quello che a noi interessa è scongiurare che il genocidio si compia.

Prefigurare un percorso di pace oltre il cessate il fuoco: un mandato ONU per Gaza

La morte regna sovrana a Gaza. Quando a dicembre abbiamo prenotato la sala per questo convegno, immaginavamo che prima del 6 febbraio sarebbe intervenuto il cessate il fuoco, decretato dal Consiglio di Sicurezza o comunque imposto ad Israele dai suoi alleati storici, per cui la questione principale da affrontare sarebbe stata quella di progettare un dopoguerra che potesse aprirsi alla speranza della pace.

Ci siamo sbagliati, la tempesta di fuoco scatenata da Israele a seguito dello shock causato dagli atti di barbarie commessi da Hamas il 7 ottobre, non si è arrestata e la Comunità internazionale non si è attivata per fermare i massacri.… leggi tutto

Maramaldi, voi uccidete un popolo morto

La decisione di strangolare l’UNRWA, negandole i finanziamenti. assunta su istigazione di Israele, da Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone, Austria e Nuova Zelanda, nel momento in cui massimo è il bisogno di assistenza della popolazione palestinese massacrata e affamata a Gaza, può essere commentata in un solo modo: “maramaldi, voi uccidete un popolo morto”.

Il grido di Francesco Ferrucci, in punto di morte, a Maramaldo: “vile tu uccidi un uomo morto” è risuonato nella storia ed è giunto a noi come metafora della massima viltà di cui si possano macchiare gli umani, mentre coloro che incrudeliscono contro i deboli o gli sconfitti sono bollati con l’epiteto di “maramaldo”. La decisione di strangolare l’UNRWA, negandole i finanziamenti. assunta su istigazione di Israele, da Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone, Austria e Nuova Zelanda, nel momento in cui massimo è il bisogno di assistenza della popolazione palestinese massacrata e affamata a Gaza, può essere commentata in un solo modo: “maramaldi, voi uccidete un popolo morto”.… leggi tutto

Autonomia differenziata: no pasaràn!

Con l’Autonomia differenziata trova compimento un progetto portato avanti dalla Lega (Nord) fin dalla sua fondazione, che punta alla secessione delle Regioni del Nord (la c.d. Padania).

No pasaran è il grido di resistenza lanciato da Dolores Ibarurri nel suo storico discorso tenuto a Madrid il 19 luglio del 1936.

Oggi in un diverso, e finora meno drammatico, contesto storico dobbiamo riprendere lo spirito indomabile che ci hanno trasmesso i combattenti antifascisti spagnoli per reagire ad un progetto sciagurato che punta a demolire la Repubblica (una e indivisibile) e a smantellare la Costituzione. L’approvazione al Senato del ddl Calderoli che stabilisce le procedure per la concessione alle Regioni dell’Autonomia differenziata in tutte e 23 le materie astrattamente consentite dalla improvvida riforma del titolo quinto della Costituzione è solo un primo passaggio di un percorso che si preannuncia lungo e tormentato, malgrado la coesione bulgara della maggioranza.… leggi tutto

Sunak a Kiev: l’odore del sangue

Il Trattato di Alleanza militare fra la Gran Bretagna e l’Ucraina, firmato a Kiev il 12 gennaio è una formidabile operazione per rilanciare la guerra, provocare ulteriormente la Russia, tenere i Paesi europei sempre più invischiati nel conflitto e scongiurare ogni possibile negoziato.

L’impero britannico non esiste più, ma la vocazione bellica che lo ha sorretto per oltre due secoli non si è mai estinta. L’odore del sangue non disturba i governanti inglesi, anzi deve essere un eccitante per alcuni primi ministri, come Tony Blair, Boris Johnson, Rishi Sunak.

Tony Blair, “il pazzo inglese” che, dopo averla aizzata, ha sacralizzato la guerra del Kosovo, invocando una superiore esigenza etica e non ha avuto ritegno a mentire spudoratamente al Parlamento e al popolo inglese per partecipare, come gregario, alla guerra di aggressione scatenata da Bush contro l’Iraq nel marzo del 2003.… leggi tutto

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