Autonomia: la sentenza della Corte è un macigno sulla strada di Calderoli

La Corte costituzionale ha inflitto un colpo mortale alla lettura, in funzione di spacca-Italia, della improvvida riforma del Titolo V della Costituzione approvata dal centrosinistra nel 2001.

Fare buon viso a cattivo gioco, questo è evidentemente il principio a cui si ispirano le paradossali dichiarazioni di Zaia, Calderoli e Salvini, che si sono mostrati soddisfatti per la bastonatura ricevuta dalla Corte costituzionale. Questa lettura tranquillizzante serva ad alzare una cortina di fumo per depotenziare le censure della Consulta con l’obiettivo di neutralizzarle e proseguire la navigazione verso il progetto di secessione della Lega, pervicacemente portato avanti attraverso lo strumento dell’autonomia differenziata. Tuttavia, anche se questa destra al governo ha elevato la menzogna a criterio della politica, i fatti hanno la pelle dura e non si possono cancellare.… leggi tutto

Il ritorno degli Euromissili

Questa è la vera novità del vertice di Washington, nascosta nelle pieghe dei giornali ed ignorata da tutti i commentatori: sono tornati gli Euromissili! Ma questa volta sono ipersonici

Al vertice di Washington (9/11 luglio), che ha celebrato con toni trionfalistici il settantacinquesimo anniversario della NATO non sono emerse novità rispetto agli indirizzi strategici già assunti dalla NATO a Madrid (29 e 30 giugno 2022) e a Vilnius (11 e 12 luglio 2023), ma è stato compiuto un notevole “passo in avanti” nella costruzione di un solido sistema di guerra dell’Occidente con il resto del Mondo. Per quanto riguarda l’assistenza militare all’Ucraina, superate ormai tutte le linee rosse, è stata preannunciata la fornitura di ogni tipo di arma offensiva con la capacità di colpire in profondità il territorio della Russia.… leggi tutto

Contro l’Autonomia differenziata: un nuovo CLN

referendum abrogativo della legge Calderoli: non si è mai vista una richiesta di referendum sostenuta da uno spettro così ampio di forze politiche e sociali.

Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?

E’ un quesito secco, inequivocabile, che esprime una avversione non negoziabile al progetto di rottura dell’Unità della Repubblica e dell’eguaglianza dei diritti, insito nell’Autonomia differenziata, di cui la legge Calderoli è strumento di attuazione.

E’ significativo che il 5 luglio si siano presentati in Cassazione per depositare il quesito tutti leader dell’opposizione, Schlein, Conte, Bonelli, Fratoianni, Acerbo, Boschi, Magi, La Valle, assieme al Segretario della CGIL, Landini, al Presidente dell’Anpi, Pagliarulo, con Acli, Arci, Cna, Uil, Wwf, Demos, Legambiente, Link, Rete degli Studenti Medi e Unione degli Studenti.… leggi tutto

Il volto feroce e le lacrime di coccodrillo del G7

La faccia feroce del G7 verso la Russia si converte in un volto compassionevole rigato di lacrime di coccodrillo per la tragedia in atto a Gaza.

Giorgia Meloni si è vantata del vertice del G7 come un grande successo dell’Italia e del suo governo ed ha reagito stizzita alle polemiche sollevate dai suoi critici sull’assenza della parola “aborto”, laddove nelle conclusioni del precedente vertice di Hiroshima si parlava di «accesso all’aborto legale e sicuro e alle cure post-aborto». Secondo Meloni si è trattato di una polemica artefatta perché lei non ha nessuna intenzione di modificare la 194 (infatti ne sta solo boicottando l’attuazione). Una volta tanto siamo d’accordo con la Meloni, accendere una polemica sui passi indietro provocati dal governo Meloni su aborto e diritti LGBT, è il modo migliore per nascondere la sostanza delle decisioni assunte dal G7, per come espresse nel comunicato finale di 36 pagine.… leggi tutto

Cessate il fuoco ora, a Gaza e in Ucraina!

Sarà la Corte all’esito del giudizio di merito a valutare se, ed in quale misura, le violenze commesse da Israele contro la popolazione di Gaza rientrino nel campo di applicazione della Convenzione, quello che a noi interessa è scongiurare che il genocidio si compia.

Prefigurare un percorso di pace oltre il cessate il fuoco: un mandato ONU per Gaza

La morte regna sovrana a Gaza. Quando a dicembre abbiamo prenotato la sala per questo convegno, immaginavamo che prima del 6 febbraio sarebbe intervenuto il cessate il fuoco, decretato dal Consiglio di Sicurezza o comunque imposto ad Israele dai suoi alleati storici, per cui la questione principale da affrontare sarebbe stata quella di progettare un dopoguerra che potesse aprirsi alla speranza della pace.

Ci siamo sbagliati, la tempesta di fuoco scatenata da Israele a seguito dello shock causato dagli atti di barbarie commessi da Hamas il 7 ottobre, non si è arrestata e la Comunità internazionale non si è attivata per fermare i massacri.… leggi tutto

Maramaldi, voi uccidete un popolo morto

La decisione di strangolare l’UNRWA, negandole i finanziamenti. assunta su istigazione di Israele, da Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone, Austria e Nuova Zelanda, nel momento in cui massimo è il bisogno di assistenza della popolazione palestinese massacrata e affamata a Gaza, può essere commentata in un solo modo: “maramaldi, voi uccidete un popolo morto”.

Il grido di Francesco Ferrucci, in punto di morte, a Maramaldo: “vile tu uccidi un uomo morto” è risuonato nella storia ed è giunto a noi come metafora della massima viltà di cui si possano macchiare gli umani, mentre coloro che incrudeliscono contro i deboli o gli sconfitti sono bollati con l’epiteto di “maramaldo”. La decisione di strangolare l’UNRWA, negandole i finanziamenti. assunta su istigazione di Israele, da Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone, Austria e Nuova Zelanda, nel momento in cui massimo è il bisogno di assistenza della popolazione palestinese massacrata e affamata a Gaza, può essere commentata in un solo modo: “maramaldi, voi uccidete un popolo morto”.… leggi tutto

Autonomia differenziata: no pasaràn!

Con l’Autonomia differenziata trova compimento un progetto portato avanti dalla Lega (Nord) fin dalla sua fondazione, che punta alla secessione delle Regioni del Nord (la c.d. Padania).

No pasaran è il grido di resistenza lanciato da Dolores Ibarurri nel suo storico discorso tenuto a Madrid il 19 luglio del 1936.

Oggi in un diverso, e finora meno drammatico, contesto storico dobbiamo riprendere lo spirito indomabile che ci hanno trasmesso i combattenti antifascisti spagnoli per reagire ad un progetto sciagurato che punta a demolire la Repubblica (una e indivisibile) e a smantellare la Costituzione. L’approvazione al Senato del ddl Calderoli che stabilisce le procedure per la concessione alle Regioni dell’Autonomia differenziata in tutte e 23 le materie astrattamente consentite dalla improvvida riforma del titolo quinto della Costituzione è solo un primo passaggio di un percorso che si preannuncia lungo e tormentato, malgrado la coesione bulgara della maggioranza.… leggi tutto

Sunak a Kiev: l’odore del sangue

Il Trattato di Alleanza militare fra la Gran Bretagna e l’Ucraina, firmato a Kiev il 12 gennaio è una formidabile operazione per rilanciare la guerra, provocare ulteriormente la Russia, tenere i Paesi europei sempre più invischiati nel conflitto e scongiurare ogni possibile negoziato.

L’impero britannico non esiste più, ma la vocazione bellica che lo ha sorretto per oltre due secoli non si è mai estinta. L’odore del sangue non disturba i governanti inglesi, anzi deve essere un eccitante per alcuni primi ministri, come Tony Blair, Boris Johnson, Rishi Sunak.

Tony Blair, “il pazzo inglese” che, dopo averla aizzata, ha sacralizzato la guerra del Kosovo, invocando una superiore esigenza etica e non ha avuto ritegno a mentire spudoratamente al Parlamento e al popolo inglese per partecipare, come gregario, alla guerra di aggressione scatenata da Bush contro l’Iraq nel marzo del 2003.… leggi tutto

Il nuovo “pacchetto di sicurezza”: il volto feroce del Governo Meloni

Una politica volta ad alimentare l’insicurezza sociale, che investe nella paura, trova la sua legittimazione nel volto feroce dello Stato costruito attraverso l’ipertrofia del diritto penale. Quello che viene articolato è una sorta di diritto penale del nemico

Con l’annuncio del nuovo pacchetto di sicurezza che sarà presentato in Parlamento come disegno di legge, prosegue l’esasperazione delle questioni di ordine pubblico e l’uso del populismo penale come strumento di consenso politico e di discriminazione sociale. Non si tratta di una tecnica nuova, fu inaugurata nel 2008/2009 con i “pacchetti di sicurezza” imposti dalla Lega, miranti a criminalizzare l’emarginazione sociale e a discriminare gli immigrati. Con il nuovo disegno di legge recante:” disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario” vengono inventati nuovi reati, elevate ulteriormente le pene per reati comuni, criminalizzate condotte già depenalizzate (come il blocco stradale).… leggi tutto

Gaza. Oltre la vendetta: il nulla

Quello che rende ancora più fosca la tragedia di Gaza, è il fatto che non si profila all’orizzonte alcuna prospettiva politica che possa restaurare la pace nella regione. Oltre la vendetta, il governo israeliano non è capace di indicare nulla.

Ormai è passato un mese dall’inizio dell’attacco israeliano contro la Striscia di Gaza. La furia di Israele non si è placata neanche per un attimo. In trenta giorni di intensi bombardamenti sono stati provocati oltre 10.000 morti fra la popolazione civile (tra cui 4.104 bambini e 2.641 donne), mentre i feriti hanno superato quota 25.000. Un livello di distruzione e morte spaventoso se si considera che in Ucraina, dopo 18 mesi di guerra, alla data del 24 agosto 2023, Save the Children ha stimato in 545 il numero dei bambini uccisi.… leggi tutto

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