Come ci hanno defraudato dell’avvenire

Nel 1989 il treno della Storia era stato messo su un binario che correva verso un avvenire luminoso.  Purtroppo quell’avvenire che ci avevano promesso con la caduta del muro di Berlino è tramontato nell’arco di una generazione. Ciò non è stato frutto del naturale svolgimento delle vicende umane, bensì di scelte precise degli architetti dell’ordine mondiale che ci hanno derubato dell’avvenire e ci hanno fatto precipitare in questa miserabile condizione di guerra, dalla quale non riusciamo a uscire.

Il 24 febbraio del 2022 si è fatto buio all’improvviso, le tenebre sono calate sulla vita dei popoli europei. Una guerra feroce e catastrofica è scoppiata sul confine orientale dell’Europa, travolgendo i destini di milioni di persone e riverberando i suoi effetti nefasti in tutto il mondo. Dopo un anno di combattimenti ininterrotti, senza neanche un giorno di tregua, non si intravede nessuna soluzione. Mentre si riforniscono le retrovie di armi di ogni tipo e si ammassano le truppe, resta immanente il rischio di un’escalation incontrollata in fondo alla quale c’è l’olocausto nucleare.… leggi tutto

Risparmiateci le vostre lacrime di coccodrillo

la compassione o l’indignazione che ci agitano di fronte a fatti di questo genere è destinata a evaporare in breve tempo perchè la comunicazione politica attraverso i media distribuisce anestetici potenti che ci aiutano a dimenticare velocemente l’aspetto umano delle tragedie provocate da una politica disumana.

Le immagini dei corpi allineati su una spiaggia del crotonese, a seguito del naufragio avvenuto nella notte fra il 25 e 26 febbraio, e adesso quello delle bare allineate nel Palamilone a Crotone, hanno suscitato una profonda emozione nell’opinione pubblica, come a suo tempo avvenne dinanzi alla foto del piccolo Alan Kurdi, che sembrava dormisse, riverso su una spiaggia turca. Ormai tutti sanno che il Mediterraneo è diventato un cimitero liquido, che continua a mietere vittime. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) i morti negli ultimi dieci anni hanno toccato quota 26 mila.… leggi tutto

Roger Waters al Consiglio di Sicurezza

Roger Waters, cofondatore dei Pink Floyd, è intervenuto alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite tenutasi l’ 8 febbraio 2023 a New York. In questi tempi oscuri in cui la politica ha assunto il linguaggio delle armi, ci voleva un musicista per ripristinare il linguaggio della politica.

In coincidenza temporale con l’avvio del festival di Sanremo si è verificato un evento eccezionale, che ha avuto come protagonista un artista che occupa un posto di primo piano nel proscenio della musica rock. Roger Waters, cofondatore dei Pink Floyd, è intervenuto alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite tenutasi l’ 8 febbraio 2023 a New York. Nelle riunioni del Consiglio di Sicurezza parlano gli ambasciatori degli Stati, possono essere invitati anche esperti di varie discipline, ma non era mai stato ammesso a parlare un musicista cantautore.… leggi tutto

Escalation: un nuovo passo avanti

Il 20 gennaio a Ramstein è stato compiuto un nuovo passo avanti nell’escalation del conflitto dalla Santa Alleanza a guida USA che ha deciso di elevare ancora di più il livello degli armamenti da fornire a Kiev per consentirgli di “vincere” la guerra.

Il 20 gennaio a Ramstein è stato compiuto un nuovo passo avanti nell’escalation del conflitto dalla Santa Alleanza a guida USA che ha deciso di elevare ancora di più il livello degli armamenti da fornire a Kiev per consentirgli di “vincere” la guerra. L’unica nota stonata è stata la resistenza della Germania che non ha acconsentito alla fornitura all’Ucraina dei carri armati Leopard 2, malgrado le insistenze di GB, Polonia e Paesi baltici e le raccomandazioni di Stoltenberg/Stranamore. Una resistenza destinata a durare solo quattro giorni e a venir meno a fronte dell’annuncio di Biden che gli USA si apprestano ad inviare i loro Abrams.… leggi tutto

Autonomia differenziata: se la conosci la eviti

Per contrastare il progetto dell’Autonomia differenziata è necessario riconsiderare in maniera critica la riforma del titolo V della Costituzione per rimediare agli errori commessi. A tal fine, il Coordinamento per la democrazia costituzionale ha presentato una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, recante una modifica degli art. 116.3 e 117 che cancella la natura pattizia della procedura, rendendola reversibile, e restituisce allo Stato materie strategiche per il sistema paese, come l’istruzione, il lavoro, la previdenza, la salute, l’energia.

Il treno che porterà alla realizzazione dell’insano progetto dell’autonomia differenziata è già partito.
Lo ha messo sui binari il Ministro Calderoli che ha trasmesso ufficialmente a Palazzo Chigi il testo della sua proposta di “legge di attuazione” sulla formazione delle intese di cui all’art. 116.3 Cost. per l’attribuzione di una maggiore autonomia a regioni che la richiedano, con l’intenzione di farlo approvare entro la fine del mese di gennaio.
La possibilità di concedere alle Regioni non a statuto speciale “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia “la c.d.… leggi tutto

L’anno che verrà

L’anno che verrà non si presenta sotto i migliori auspici.
Tuttavia se il barometro del tempo politico volge a tempesta, non è questo il momento di abbandonarsi allo sconforto. Al contrario è proprio nelle situazioni più disperate che nei popoli può venire fuori un’energia insospettata.

L’avvento dell’anno nuovo generalmente viene accompagnato da un’aspettativa esistenziale che ogni anno si ripete. Ai piedi dell’anno che verrà si depongono tutte le illusioni, le amarezze ed i dolori che ci hanno accompagnato nell’anno appena trascorso col desiderio di sbarazzarcene ed iniziare una nuova vita sotto il segno della speranza.

Quest’anno è difficile ripetere i soliti riti propiziatori perché all’orizzonte infuria un tempesta che non accenna a placarsi. Il 2022, con nostro grande stupore, ha visto ritornare la guerra in Europa.… leggi tutto

Una tregua: almeno a Natale

In prossimità dell’avvento del Natale diventa ancora più scandaloso questo massacro organizzato fra due popoli fratelli che condividono la medesima fede in Cristo.

Il viaggio trionfale di Zelensky a Washington annunzia anche ai ciechi e ai sordi che il conflitto in atto è una guerra degli USA contro la Russia combattuta per interposta persona, anzi per interposto popolo. Zelensky ha annunciato al Congresso americano la sua indefettibile intenzione di combattere fino alla vittoria per “sconfiggere il Cremlino sul campo di battaglia”. Quindi ha precisato – fra gli applausi-  che: “La vittoria dell’Ucraina sarà anche la vittoria dell’America”. Zelensky ha osservato: “Fra pochi giorni è Natale.… leggi tutto

Niente di nuovo sul fronte occidentale

Secondo il governo Ucraino: “C’è solo un modo per porre fine alla guerra: sconfitte militari della Russia sul campo di battaglia + esaurimento dell’economia russa per le sanzioni + isolamento della Russia sui mercati mondiali + sabotaggio interno nella Federazione Russa = vittoria”

Niente di nuovo sul fronte occidentale è il dolente romanzo autobiografico scritto nel 1929 dal tedesco Erik Maria Remarque, nel quale vengono descritte le atrocità della guerra sul fronte occidentale e denunziata la vacuità dei miti patriottici che avevano fatto da schermo ad un’esperienza orribile di totale disumanizzazione. Inutile dire che il romanzo non entusiasmò gli alfieri politici della disumanizzazione, infatti i nazisti misero al bando lo scrittore, che fu costretto a riparare in Svizzera, e bruciarono tutte le sue opere sulla Bebelplatz di Berlino il 10 maggio 1933.… leggi tutto

Iran: donna, vita, libertà

Iran: la dimensione popolare e diffusa delle proteste dimostra che è in atto una maturazione della società civile iraniana che non può essere più contenuta dalla struttura autoritaria e disumana del potere teocratico. C’è un intero popolo che lotta per la libertà e per il riscatto della dignità umana.

“Jin, jiyan, azadî” (donna, vita, libertà) è lo slogan che guida la straordinaria mobilitazione di protesta che sta attraversando tutta la società iraniana, a partire dal moto di indignazione scatenato dal femminicidio della donna curda Jîna Amini da parte delle guardie del regime di Teheran il 16 settembre. La mobilitazione guidata dalle donne si è estesa a macchia d’olio dalle città alle campagne, dalle università alle fabbriche, fino a culminare con la proclamazione di tre giorni di sciopero generale dal 5 al 7 dicembre, con una partecipazione che in alcune zone ha sfiorato il 100%.… leggi tutto

Fermare l’inutile strage:adesso

L’Unione Europea ha deliberato sanzioni gravissime per frenare l’attività bellica della Federazione russa, adesso è giunto il momento di frenare le pulsioni belliciste del governo di Kiev per indurlo al negoziato. Ogni giorno di guerra in più la morte falcia migliaia di vite

Dal 24 febbraio la guerra divampa nel teatro ucraino senza che ci sia stato un solo giorno di tregua.

La guerra, come ci ricorda Kelsen, consiste in un omicidio di massa. Da nove mesi ogni giorno vengono compiuti centinaia, se non migliaia di omicidi. Secondo un comunicato di Kiev del 28 novembre dall’inizio del conflitto sono stati uccisi 89.900 soldati russi, nel corso delle ultime 24 ore ne sono stati uccisi 590. E’ molto probabile che analoghe siano state le perdite subite da parte ucraina, mentre, sempre secondo Kiev, sono stati uccisi 441 bambini ucraini.… leggi tutto

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