La prigione più grande del mondo

Ilan Pappè, con il metodo scientifico che nasce dall’esame approfondito di una vastissima documentazione e con la passione di una persona profondamente emozionata per le sofferenze umane, ci presenta un  quadro storico accurato che ricostruisce l’edificio politico, amministrativo e militare sul quale si fonda l’occupazione della Cisgiordania e di Gaza, sfrondandolo da tutti i falsi miti, i veli, gli inganni e le illusioni che nascondono la natura di una politica brutale di annessione di fatto dei territori occupati

Di fronte al bollettino quotidiano di morti e distruzioni che provengono dal teatro di guerra in Ucraina, tutte le altre tragedie passano in secondo piano, ma questo non è un buon motivo per chiudere gli occhi di fronte alle altre crisi che ci riguardano. In Cisgiordania, in una sola notte, 6 giovani palestinesi sono rimasti uccisi e 20 feriti, a seguito di incursioni dell’esercito israeliano e dei violenti scontri a fuoco che ne sono seguiti. Dall’inizio dell’anno, solo in Cisgiordania 132 palestinesi sono stati uccisi negli scontri con l’esercito israeliano.… leggi tutto

Costruttori di Pace o di Cimiteri?

Il Parlamento Europeo ha votato un programma di guerra totale alla Russia nella convinzione che la “vittoria” sia l’unico obiettivo perseguibile. In pratica hanno deciso di aprire tanti nuovi cimiteri di guerra.

La guerra si sta aggravando e il rischio nucleare incombe. In questo contesto finalmente sta nascendo una mobilitazione che parte dal basso, da sindacati e da associazioni della società civile (come Anpi, Cgil, Emergency, Rete Disarmo, Sbilanciamoci e tante altre) che hanno indetto dal 21 al 23 ottobre una serie di iniziative in oltre 100 città italiane per chiedere l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di negoziati verso una conferenza internazionale di pace. Sul fronte politico si è rotto il muro di omertà poiché una forza importante come il Movimento 5Stelle si è sfilata dal partito della guerra e rilancia le piazze per la pace.… leggi tutto

Cessate il fuoco

Con l’annessione delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, la Russia ha scavato una trincea “politica” lungo le linee dei territori occupati, facendo sapere al nemico che da quelle linee non si muoverà, costi quel che costi.

Il 5 ottobre con la firma di Putin delle ratifiche dei trattati di annessione delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson a seguito dell’esito dei referendum, si è verificato un fatto nuovo che cambia profondamente la natura del conflitto. Grazie ad un artifizio giuridico, la Russia ha trasformato i territori occupati dalle sue truppe in territorio della Federazione russa. In altre parole ha unilateralmente modificato i suoi confini, includendo nella Russia dei territori ancora formalmente soggetti alla sovranità dell’Ucraina. E’ evidente che ci troviamo di fronte ad una flagrante violazione del diritto internazionale, tanto della Carta dell’ONU, che dell’Atto finale della Conferenza di Helsinky (1975), che ha ribadito l’inviolabilità delle frontiere: queste possono essere modificate esclusivamente con mezzi pacifici e mediante accordo.… leggi tutto

Il sogno e l’incubo

Negli anni di Gorbacev, l’epoca dei muri, del confronto brutale fondato sulla forza, della corsa agli armamenti, dell’equilibrio del terrore franò sotto i nostri occhi come per effetto di un terremoto della storia. Al suo posto balenò per un brevissimo periodo la speranza di una nuova epoca

1. La coesistenza pacifica deve diventare una norma universale dei rapporti internazionali: nell’era nucleare è indispensabile ristrutturare le relazioni internazionali, affinché il confronto sia soppiantato dalla cooperazione e le situazioni di conflitto siano risolte con mezzi politici pacifici e senza ricorrere alle armi.

2. La vita umana dev’essere considerata il valore supremo:
3. La nonviolenza dev’essere alla base della vita della comunità umana:
la filosofia e la politica fondate sulla violenza e sull’intimidazione, sulla disuguaglianza e sull’oppressione, sulla discriminazione di razza, di fede religiosa o di colore della pelle sono immorali e inammissibili.… leggi tutto

Casca il Mondo, casca la Terra…

Erano in pieno svolgimento le manovre militari della Cina a fuoco vivo intorno all’isola di Taiwan quando nel Medio Oriente si sono accesi i motori dei Jet israeliani che hanno iniziato le incursioni su Gaza.

Giro girotondo,/casca il mondo,/casca la terra/tutti giù per terra! E’ la filastrocca che tutti i bambini italiani hanno imparato all’asilo. Se guardiamo il mondo con gli occhi dei bambini vediamo che non è più un gioco, il mondo sta implodendo, le crisi si aggravano e si accendono nuovi focolai di violenza e noi siamo destinati a cascare tutti in terra. Erano in pieno svolgimento le manovre militari della Cina a fuoco vivo intorno all’isola di Taiwan, punta emergente di una nuova ed esplosiva tensione militare in Estremo Oriente, quando nel Medio Oriente si sono accesi i motori dei Jet israeliani che hanno iniziato le incursioni su Gaza.… leggi tutto

Una campagna elettorale su Marte

Dal 1945 gli orizzonti non sono mai stati così cupi. Se guardiamo ai primi passi della campagna elettorale, sembra che l’Italia, sia un paese collocato su Marte, indifferente ai problemi reali della vita sulla Terra.

Mentre scriviamo queste note è in pieno svolgimento la reazione militare cinese alla visita a Taiwan di Nancy Pelosi, speaker della Camera dei Deputati del Congresso USA. Sono le più imponenti manovre militari che si siano mai svolte intorno a Taiwan. Si tratta di manovre a fuoco vivo che interessano sei o sette aree nella quali è stata interdetta la navigazione marittima ed aerea fino al 7 agosto. Si tratta di aree che sconfinano nelle acque territoriali e interne di Taiwan, oltre che nella zona economica esclusiva del Giappone, dove sono caduti alcuni dei missili balistici Dongfeng lanciati sino ad ora.… leggi tutto

Un campo largo a perdere

In questa tornata elettorale, a causa della ritrovata compattezza delle forze di centro-destra e della scomposizione di quell’aggregato politico e sociale realizzato dai 5 Stelle nel 2018, massimo è il rischio che si verifichi una curvatura maggioritaria, capace di alterare notevolmente la volontà espressa dagli elettori col voto.

La fine imprevista ed ingloriosa del Governo Draghi sta causando un vero e proprio disastro politico, non perché l’Italia non possa fare a meno di Draghi, considerato il leader italiano più apprezzato dall’Unione Europea, dalla NATO e dai mercati finanziari, né perché il voto anticipato sia una iattura in sé. Il problema è che lo scioglimento anticipato delle Camere ci costringe ad andare al voto con questa legge elettorale, il rosatellum, che è stato solo formalmente modificato per adattarlo al taglio dei parlamentari.… leggi tutto

Un finale d’opera inusitato

Draghi è tornato in Senato per bastonare i dissenzienti ed ottenere una nuova incoronazione trionfale. In questo modo è caduto nella trappola che gli ha teso il centrodestra e che non si sarebbe mai aspettato.

Draghi come Schettino ha affondato da se stesso il vascello di cui era al comando. Secondo la Costituzione italiana “il Governo deve avere la fiducia delle due Camere” (art. 94). La Costituzione non richiede la maggioranza assoluta per la validità della fiducia. E’ piuttosto elastica sul punto, consente anche la nascita ed il mantenimento in vita di Governi privi della maggioranza assoluta in Parlamento, come avvenne nella XII legislatura con il Governo Dini. Il Governo ha l’obbligo di dimettersi solo se il Parlamento approva una mozione di sfiducia oppure se respinge un provvedimento sul quale il Governo ha apposto la fiducia.… leggi tutto

Chi non grida per la pace….

il prossimo 23 luglio è indetta una giornata nazionale di mobilitazione in tutte le città d’Italia e d’Europa per chiedere che tacciano le armi e si avvii una conferenza di pace. Tacciano le armi, Negoziato subito! Verso una conferenza internazionale di pace

Quattro mesi di guerra e di sofferenze indicibili per i popoli coinvolti nel conflitto e non si vede alcun segnale di stanchezza, nessuna volontà di abbassare le armi da entrambe le parti. Al contrario si punta al rilancio di uno scontro armato, che appare senza limiti di tempo né di pietà per le vittime che produce. Dopo aver perduto il Donbass, quasi completamente occupato dalla Russia a prezzo di combattimenti durissimi, Zelensky ostenta sicurezza e, malgrado le perdite subite, vanta di avere un esercito di un milione di uomini pronto alla riconquista dei territori perduti nei quattro mesi di guerra, e persino quelli perduti nel 2014, grazie al fatto che presto arriveranno le potenti armi dell’Occidente.… leggi tutto

Fine guerra: mai!

Se volessimo realizzare una scheda sulle conclusioni del G7 di Elmau, dovremmo intitolarla: fine guerra mai.  Tuttavia, osserva Henri Kissinger “non si può semplicemente continuare a combattere senza un obiettivo».

Nelle schede che il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) compila per ogni detenuto è obbligatoriamente indicata la data in cui deve cessare la carcerazione. Se il detenuto è stato condannato all’ergastolo sulla scheda è indicato: fine pena mai.

Se volessimo realizzare una scheda sulle conclusioni del G7 di Elmau, dovremmo intitolarla: fine guerra mai. Del resto questa è l’unica interpretazione possibile del documento G7 Statement on Support for Ukraine. In questo documento, infatti, non è indicata nessuna prospettiva che possa portare alla cessazione delle ostilità.… leggi tutto

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