Rifiutare l’arte della guerra

Ormai siamo arrivati al ventitreesimo giorno di guerra e le indiscrezioni su un possibile accordo sono contraddette da dichiarazioni bellicose e dal fragore sordo delle bombe.

Forgeranno le loro spade in vomeri,/ le loro lance in falci;/ un popolo non alzerà più la spada/ contro un altro popolo/ non si eserciteranno più nell’arte della guerra.(Is. 2,1-5)

Dobbiamo aggrapparci alla profezia di Isaia per non abbandonare la speranza nell’avvento di quel tempo messianico in cui i popoli non si eserciteranno più nell’arte della guerra. Però non possiamo attendere fino alla fine dei giorni, abbiamo bisogno della pace subito.

Ormai siamo arrivati al ventitreesimo giorno di guerra e le indiscrezioni su un possibile accordo sono contraddette da dichiarazioni bellicose e dal fragore sordo delle bombe.… leggi tutto

Sotto i cieli della guerra

Secondo Carl von Clausewitz, la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi. Questo è quello che ha inteso fare Putin, cercando di tagliare con la spada il nodo dei conflitti politici e d’interesse che lo dividono dall’Ucraina. Però questo assioma si può rovesciare nel suo contrario: la politica può essere la prosecuzione della guerra con altri mezzi.

Siamo arrivati al quindicesimo giorno di guerra e ancora non sappiamo se e quando arriverà il cessate il fuoco. Quello che è certo è che il linguaggio della guerra si fa sempre più duro e coinvolge l’opinione pubblica, i media e la cultura ancor più che i governi che da questa e dall’altra sponda dell’Atlantico reagiscono agli eventi. La reazione prevalente non è quella della condanna della Russia per aver sollevato l’ascia di guerra che la Carta dell’ONU voleva definitivamente sepolta, ma quella della partecipazione al conflitto, sia pure con mezzi diversi (per ora) dal ricorso alla violenza bellica.… leggi tutto

Cessate il fuoco!

Ogni giorno, ogni ora di guerra comportano sofferenze indicibili e rendono sempre più difficile la convivenza futura fra le popolazioni coinvolte nel conflitto. Per questo da ogni angolo d’Europa, da ogni quartiere, da ogni città, si deve levare concorde una sola voce: cessate il fuoco!

L’incubo di una nuova guerra in Europa si è materializzato nella notte fra il 23 e 24 febbraio. Gli spettri che si agitavano sull’Europa orientale hanno scoperchiato per l’ennesima volta quell’abisso che era stato chiuso dopo la seconda guerra mondiale con la promessa che le nazioni vincitrici avevano fatto all’umanità intera, attraverso la Carta dell’ONU, di risparmiare le future generazioni dal flagello della guerra. Adesso le forze infernali, sbarrate dal ripudio della guerra, sono ritornate in campo e stanno realizzando la loro mietitura di distruzione e morte.… leggi tutto

Referendum: i falsi slogan della giustizia giusta

Smantellando gli strumenti di contrasto alla criminalità, non si opera una riforma della giustizia, bensì una riforma contro l’amministrazione della giustizia, contro l’eguaglianza e i diritti delle persone

Questa settimana è arrivata la rituale pronuncia della Corte Costituzionale sull’ammissibilità delle richieste di referendum validate dalla Cassazione. Come succede sempre, data la rilevanza politica delle iniziative referendarie, le decisioni della Corte sono state oggetto di vivaci critiche ed hanno provocato forte delusione nei promotori delle iniziative respinte ed entusiasmo nei promotori delle richieste dichiarate ammissibili. Quest’anno sono rimasti fortemente delusi i radicali, promotori dei referendum aventi ad oggetto, secondo i proponenti, l’”eutanasia” e la “cannabis libera”. Hanno esultato invece i proponenti dei referendum sulla c.d.… leggi tutto

Impedire il ritorno della guerra

Nell’ultima settimana si è ulteriormente accresciuta la tensione fra i due blocchi politico militari che si fronteggiano intorno alla crisi dell’Ucraina. Lo stallo è evidente, le crisi politiche non si risolvono schierando i carri armati ma con la politica. Insistere sul confronto militare porta la tensione a livelli in sostenibili.


Il procedimento per l’elezione del Presidente della Repubblica è il momento più delicato della vita politica della Repubblica e si svolge sempre secondo una serie di riti e di trattative opache fra i vari attori politici ma la spettacolarizzazione compiuta dai media non era mai arrivata a questi livelli. Da quattro giorni le TV ci rovesciano sulla testa una valanga di interviste e di dibattiti inconcludenti, oscurando quel che avviene nel resto del mondo. Il 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz da parte dell’armata rossa, giorno della memoria, è stato celebrato con qualche stanco rito rievocatorio, ma nessuno ha messo in evidenza i nessi fra i drammi del passato e i pericoli attualissimi che oscurano il nostro orizzonte, come la minaccia del ritorno della guerra in Europa.… leggi tutto

Un vicolo cieco

il fallimento del dialogo NATO – Russia ha comportato negli ultimi giorni una decisa escalation della tensione. Un conflitto armato in Ucraina, anche se non comportasse un intervento diretto della NATO nelle operazioni belliche, avrebbe conseguenze esiziali per l’Europa.

La crisi Russia, Ucraina, NATO si avvita ogni giorno di più in una spirale di minacce militari e politiche in fondo alle quali non si intravede alcuna via di uscita. A nulla è servita la riunione a Ginevra il 12 gennaio del Consiglio Nato-Russia, principale forum di dialogo tra le due parti, convocata e presieduta dal segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, cui hanno partecipato  per la Russia il viceministro degli Esteri Alexander Grushko, per gli Stati Uniti il sottosegretario di Stato americano Wendy Sherman, oltre gli ambasciatori presso la Nato degli Stati membri.… leggi tutto

I partigiani del nulla

Ci sono molti e validi motivi per dolersi dello stato di cose e pretendere un cambiamento di rotta. L’ultima cosa da fare è inventarsi una nuova resistenza e diventare partigiani del nulla, mentre tutt’intorno la casa brucia.

Sabato 8 gennaio si è svolta a Torino una singolare manifestazione di protesta contro le misure nazionali anticovid, promossa dalla Commissione DuPre (Dubbio e precauzione), fondata a dicembre da Ugo Mattei con Carlo Freccero, Massimo Cacciari e Giorgio Agamben. Sul palco è salito Ugo Mattei, professore di diritto civile, noto a sinistra per aver promosso con altri il referendum per l’acqua pubblica e per essere stato vicepresidente della Commissione Rodotà incaricata della riforma delle norme del codice civile sui beni comuni.… leggi tutto

Presunzione d’innocenza e diritto/dovere di informazione

La frontiera del rapporto fra giustizia ed informazione è sempre stata un terreno minato che ha provocato vittime innocenti ed ingiustificate sofferenze.
Un decreto legislativo, entrato in vigore il 14 dicembre scorso, è intervenuto su questo delicato tema

Sbatti il mostro in prima pagina è un film del 1972 diretto da Marco Bellocchio ed interpretato da Gian Maria Volonté che affronta in chiave grottesca il tema dell’uso sensazionalistico dei fatti di cronaca per creare dei “mostri” da dare in pasto al pubblico. In realtà la frontiera del rapporto fra giustizia ed informazione è sempre stata un terreno minato che ha provocato vittime innocenti ed ingiustificate sofferenze, a cominciare dal caso Girolimoni, il “mostro di Roma”, arrestato nel 1927 come responsabile del rapimento, dello stupro e dell’uccisione di sette bambine.… leggi tutto

Buon Natale dal Cile

La vittoria di Gabriel Boric alle elezioni presidenziali cilene del 19 dicembre è un evento di portata storica. Il popolo cileno ha pronunciato un no definitivo al pinochettismo e alla sua velenosa eredità politica, il vangelo liberista dei Chicago boys.

Mentre nubi sempre più minacciose oscurano il nostro orizzonte, mentre la pandemia, non piegata dalle vaccinazioni di massa ha ripreso vigore e tiene in ostaggio le Nazioni dell’Occidente, che, abbarbicate al proprio privilegio, non hanno voluto condividere i vaccini con il resto del mondo sospendendo i brevetti, mentre i venti di guerra hanno ripreso a soffiare furiosi lungo la linea di faglia del confronto fra la NATO e la Russia, finalmente un raggio di luce squarcia quest’orizzonte cupo e riapre la dimensione della speranza.… leggi tutto

La notizia che non c’è

La spesa militare, a livello globale, è raddoppiata dal 2000 ad oggi, arrivando a sfiorare i duemila miliardi di dollari statunitensi all’anno, il che equivale a un colossale dispendio di risorse che potrebbero essere utilizzate a scopi migliori.. La Proposta di 50 premi Nobel..

Qualche giorno fa è stato pubblicato un appello sottoscritto da 50 premi Nobel, fra cui gli italiani Giorgio Parisi e Carlo Rubbia, e diversi Presidenti di Accademie delle scienze nazionali, fra cui Annibale Mottana, presidente dell’Accademia nazionale dei lincei, con una proposta semplice e concreta rivolta all’umanità intera. Fra i sostenitori della proposta anche il Dalai Lama, Nobel per la Pace. In un tempo in cui l’umanità deve affrontare delle sfide drammatiche come la necessità di debellare una pandemia virulenta mai conosciuta prima, l’esigenza di arrestare il riscaldamento globale e di confrontarsi con i guasti provocati dai cambiamenti climatici, dalla siccità estrema, dall’inquinamento crescente, è evidente che nessun paese si salva da solo e che le scelte più dannose devono essere modificate.… leggi tutto

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