Dopo otto mesi di bombardamenti reali sul teatro di guerra ed altrettanti di bombardamenti mediatici che hanno cercato di anestetizzare nella coscienza collettiva l’orrore dei massacri, riabilitando la guerra come cosa buona e giusta; dopo una campagna martellante per arruolare l’opinione pubblica nel conflitto attraverso l’identificazione manichea amico/nemico, finalmente si è rotto l’incantesimo.
Dopo le esitazioni iniziali, lentamente sta emergendo nella società italiana la consapevolezza dell’inaccettabilità del grande massacro in corso e la coscienza del pericolo di una escalation incontrollabile che potrebbe farci precipitare tutti nell’orrore che vediamo svolgersi ogni giorno ai confini orientali dell’Europa.… leggi tutto