Il 14 luglio i magistrati scenderanno di nuovo in sciopero, per la quarta volta in tre anni. Si tratta di una iniziativa che si presenta molto problematica, sia per l’estate incombente, sia per il naturale calo di tensione che colpisce tutte le lotte, quando la ripetizione degli scioperi e della mobilitazione non produce risultati concreti. In quest’occasione sarà molto importante la compattezza del corpo dei magistrati, che nelle precedenti occasioni ha raggiunto un livello di tipo resistenziale. Ma sarà ancora più importante che si riesca a rompere il muro di indifferenza dell’opinione pubblica e della società politica, che tende a misconoscere la dimensione politica del problema, banalizzandolo come se si trattasse di un conflitto fra la corporazione dei magistrati, coesa nella difesa delle sue prerogative, ed il potere politico orientato a ridimensionarle.… leggi tutto