Il sisma del 1980: il miracolo della solidarietà

Sono passati 40 anni da quel tragico 23 novembre. E’ un tempo sufficientemente lungo perché la memoria possa archiviare le emozioni vivissime che tutti abbiamo vissuto in quei momenti drammatici, il dolore, la polvere, lo stupore di ritrovarsi tutti improvvisamente per strada, privi della sicurezza dell’abitazione e angosciati per la sorte dei nostri cari. Il tempo indebolisce la memoria e trasforma tutto in un brusio di sottofondo in cui le passioni si spengono, le emozioni, le sofferenze, i lutti, le speranze si amalgamano  e perdono quell’intensità con cui ci avevano interpellato.… leggi tutto

Un grido nelle tenebre

I loose my baby.. Il video del drammatico salvataggio con la scena della madre che si dispera per aver perso in mare il proprio bambino, Joseph, di sei mesi, bimbo morto, poche ore dopo fra le braccia dei medici di Emergency, ha squarciato per qualche istante, come un lampo nelle tenebre, il silenzio mediatico sulle tragedie che si consumano ogni giorno nel Mediterraneo centrale a poche miglia dalle nostre coste.

Qualcuno ha fatto finta di indignarsi, qualcuno si è chiesto se vi sono delle responsabilità, la politica ha taciuto e un velo di oblio è calato sulla vicenda della scandalosa omissione di soccorso nei confronti del flusso dei profughi che tentano di arrivare in Europa attraverso il Mediterraneo.… leggi tutto

Fermatela!

Implacabile l’epidemia continua la sua corsa. Le statistiche ci informano che in Italia abbiamo superato la soglia di un milione di casi totali e che questa settimana abbiamo avuto un picco di decessi giornalieri (623) che ci ha fatto superare tutti gli altri paesi europei, compresa la Russia. Dagli ospedali arrivano allarmi per la crescita delle degenze che sta diventando insostenibile. Il numero totale dei ricoverati (29.444) alla data dell’11 novembre ha superato il picco di 29.010 ricoverati registrato il 4 aprile quando ci trovavamo al culmine della prima fase dell’epidemia, mentre cresce inesorabilmente il numero dei ricoverati in terapia intensiva (3.081).… leggi tutto

Il Mondo in bilico

L’esito ancora in bilico delle elezioni americane getta un fascio di luce sulla drammatica ambiguità del tempo che stiamo vivendo. Un tempo di incertezze in cui la vita stessa dell’umanità è soggetta al rischio della rovina. Un tempo in cui la potenza tecnologica, dopo aver raggiunto vette inimmaginabili, deve confrontarsi con la fragilità del fattore umano, messa in evidenza dalla pandemia, e con le minacce agli ecosistemi che consentono la vita sulla Terra, provocate dal mutamento planetario del clima in corso.… leggi tutto

Coronavirus: la vittoria mutilata?

La pandemia da Covid-19 ha ripreso vigore e ha steso di nuovo il suo nero mantello sui paesi europei. In Italia abbiamo assistito ad un improvviso impennarsi della curva dei contagi, che sono raddoppiati ogni 7/10 giorni, passando da circa 5.000 contagi giornalieri il 12 ottobre a circa 10.000 il 20 ottobre, superando la soglia dei 25.000 il 28 ottobre, mentre i decessi giornalieri hanno superato quota 200 ed i ricoveri in terapia intensiva sono passati da 358 (l’8 ottobre) a 1536 (il 28 ottobre).… leggi tutto

Il morbo infuria

Il pan ci manca / sul ponte sventola bandiera bianca…

La dolente lirica (le ultime ore di Venezia) con la quale Arnaldo Fusinato  descrive l’agonia delle Repubblica di Venezia che, stremata dall’epidemia di colera e dalla fame, il 27 agosto 1849 si arrese agli austriaci, può essere rivisitata come una metafora del tempo attuale nel quale due mali stanno affliggendo il nostro Paese, la pandemia (il morbo) e la fame, cioè la nuova povertà generata dall’epidemia. Proprio nella settimana in cui i numeri della pandemia hanno subito un’impennata paurosa, provocando una rincorsa di provvedimenti restrittivi fra Governo e governatori regionali, è stato diffuso il nuovo rapporto di Caritas Italiana dal titolo “Gli anticorpi della solidarietà”  pubblicato in occasione della Giornata mondiale di contrasto alla povertà (17 ottobre).… leggi tutto

Una svolta di civiltà?

L’impennata dei contagi da Covid 19 registrata in questo scorcio di autunno in quasi tutti i paesi europei, non ha risparmiato l’Italia. Il coro di critiche che aveva accolto le pur blande prescrizioni imposte nell’ultimo DPCM, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 13 ottobre, è stato ammutolito dal balzo dei contagi giornalieri che ha superato la soglia delle giornate più nere dello scorso marzo quando, chiusi nelle nostre case, assistevamo stupiti al dilagare della pandemia. Ancora una volta la logica dura dei fatti ci ha fatto toccare con mano la fragilità del fattore umano e ci immerge nuovamente in una condizione di incertezza del futuro della quale speravamo di esserci liberati.… leggi tutto

La dimensione politica della fraternità

La fraternità è l’oggetto della seconda enciclica di papa Francesco (lettera del Santo Padre sulla fraternità e l’amicizia sociale) Fratelli tutti. La lettera si apre con le osservazioni sulle Ombre di un mondo chiuso. Nel mondo attuale i sentimenti di appartenenza a una medesima umanità si indeboliscono, mentre il sogno di costruire insieme la giustizia e la pace sembra un’utopia di altri tempi.(30)…Una tragedia globale come la pandemia del Covid-19 ha effettivamente suscitato per un certo tempo la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti.leggi tutto

Annegare nel mare dell’indifferenza

Il 27 settembre la Chiesa cattolica ha celebrato la giornata mondiale del migrante e del rifugiato, istituita nell’ultima domenica di settembre per volere di Papa Francesco. Il tema dei diritti e della dignità dei migranti e dei rifugiati mai come quest’anno è stato di drammatica attualità.

Basti pensare che, nella settimana precedente, lungo la rotta dalla Libia all’Europa si sono verificate cinque stragi con almeno duecento morti. Dei cinque naufragi segnalati negli ultimi giorni, il più grave è avvenuto il 21 settembre e si è saputo solo il 26: 111 morti.… leggi tutto

Referendum: Vincere ma non convincere

Oggi si vota per tagliare 345 parlamentari: lo dobbiamo al Paese per dimostrare che la politica vuole davvero fare a meno di fannulloni e parolai televisivi”.

Questo è il messaggio che un ingenuo deputato 5S ha messo sul suo profilo FB il giorno delle votazioni, senza rendersi conto che quel messaggio spazzava via tutti gli artificiosi argomenti messi in campo dai sostenitori del SI e rendeva onore alla scelta di oltre sette milioni di elettori di votare No. In realtà l’inconsistenza delle ragioni avanzate per giustificare un taglio così incisivo della rappresentanza parlamentare, rende evidente che l’approvazione popolare della riforma si è basata esclusivamente sul sentimento antipolitico e sul disprezzo del Parlamento opportunamente cavalcato da un ceto politico miope ed irresponsabile. … leggi tutto

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