Tre scenari

Mentre in Europa la tempesta della pandemia sembra uscita dalla sua fase più acuta, consentendo il passaggio ad una fase 2, con la graduale rimozione delle restrizioni che avevano  paralizzato la nostra vita sociale, diventa sempre più evidente la gravità della crisi economica e l’esigenza di ricostruire un mondo nuovo dopo che il virus ha disvelato la fragilità e l’insostenibilità dei sistemi economico sociali vigenti. Secondo un recente pamphlet del prof. Vittorio Emanuele Parsi (Vulnerabili: Come la pandemia cambierà il mondo), vi sono tre scenari possibili per la politica internazionale.… leggi tutto

Primo maggio: guardare la luna o il dito?

Quest’anno è la prima volta, da quando è stata ripristinata nel 1945, che la festa del 1° maggio non può essere celebrata, con manifestazioni, cortei, feste popolari, concerti o gite fuori porta. Nel tempo sospeso in cui siamo immersi, separati dal passato ed incerti sul nostro futuro, quello del 2020 sembra il primo maggio su Marte. Dopo l’annunzio con il DPCM del 26 aprile che le misure di riapertura inizieranno dal 4 maggio in forma molto limitata e saranno scaglionate nel tempo, si è scatenata una pandemia di polemiche.… leggi tutto

Ritorno al futuro

Il 22 aprile si è celebrata la 50^ giornata mondiale della Terra. Se non tutto il male viene per nuocere, allora dobbiamo constatare che questi due/tre mesi in cui si è arrestata l’attività produttiva in tutto il mondo hanno fatto bene alla madre Terra, che ha ricominciato a respirare. I cieli e l’aria si sono ripuliti, lo smog è scomparso, le acque dei fiumi sono tornate limpide.

Sul piano economico-sociale, invece la situazione appare sempre più drammatica. Assistiamo ad un calo dell’attività economica di intensità eccezionale, mai registrato nella storia dell’Italia: meno quindici punti percentuali del Pil complessivi nei primi sei mesi del 2020.… leggi tutto

Fischia il vento…

Fischia il vento e urla la bufera/scarpe rotte, e pur bisogna andar/ a conquistare la rossa primavera/dove sorge il sol dell’avvenir.

Questo celebre canto partigiano fu scritto, sulle note di una popolare melodia russa, nel natale del 1943 dal giovane poeta e medico ligure Felice Cascione, che dopo poche settimane (il 27 gennaio 1944) fu ucciso in battaglia dai nazifascisti. In questi giorni tristi in cui infuria in tutto il mondo la bufera della pandemia, è alla resistenza che bisogna rivolgersi per uscire fuori dallo smarrimento in cui siamo immersi.… leggi tutto

L’Europa fra Maramaldo e lo spirito di Ventotene

La posta in gioco. Qualche giorno fa è stato pubblicato un appello di 100 intellettuali, filosofi, economisti, giuristi, storici di diversi Paesi dell’UE: Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna, Portogallo che mette in evidenza la posta in gioco in questo momento drammatico della nostra storia: la sopravvivenza del progetto europeo e dei suoi valori oppure la sua dissoluzione.

“L’Unione Europea non è solo un mercato comune – osserva il documento – dotato di un’unica moneta. E’ soprattutto una comunità politica definita dalla condivisione di valori politici basilari: l’uguaglianza, la dignità della persona, la pace, la solidarietà, i diritti di libertà e i diritti sociali attribuiti a tutti i cittadini europei.… leggi tutto

A volte ritornano

È il titolo di un film horror del 1991 tratto da un romanzo di Stephen King giocato sul tema del terrore suscitato dal ritorno dei fantasmi dei protagonisti di un tragico fatto di sangue. In realtà anche gli eventi della politica possono richiamare la trama di un film horror quando fanno riapparire nel nostro cielo i fantasmi di un passato orribile da cui credevamo di esserci liberati.

“Sono tornato” è il titolo del film di Luca Miniero, uscito nel febbraio 2018, fondato su una intuizione di fantapolitica: il 28 aprile 2017 nel bel mezzo di Piazza Vittorio, cuore multietnico della Capitale, si materializza il Duce in persona, risorto proprio nel giorno della sua morte.… leggi tutto

Il mondo che verrà

Il 14 agosto 1941, mentre infuriava la guerra in Europa e le armate naziste dilagavano dall’Atlantico agli Urali, il presidente americano Roosevelt e il primo ministro inglese Churchill si incontrarono a bordo della nave da guerra inglese Prince of Wales al largo delle coste di Terranova. Gli Stati Uniti non erano ancora coinvolti nella guerra, ma sentirono l’esigenza, assieme agli inglesi, di tracciare un nuovo scenario mondiale che avrebbe dato senso alla lotta dei popoli contro la tirannia nazista. Per questo rilasciarono una dichiarazione comune, che divenne nota come Carta Atlantica, successivamente firmata dall’URSS e da altri 14 paesi nemici dell’Asse, in cui si annunziava l’avvento di un mondo nuovo, basato sulla giustizia, nel quale l’umanità sarebbe stata liberata per sempre dal ricatto della forza.… leggi tutto

Vita e morte a confronto

Le cifre che ci snocciola ogni sera alle 18 la Protezione civile ci fanno toccare con mano la dimensione mortifera di questa pandemia, ci stiamo avvicinando alla soglia di 500 morti ogni giorno e da ieri con 3.405 vittime abbiamo superato il totale dei decessi che si sono verificati in Cina (circa 3.300) con la differenza che la Cina ha una popolazione di oltre un miliardo di persone a fronte dei 60 milioni dell’ Italia. Del resto le simulazioni sviluppate in altri paesi ci forniscono una dimensione decisamente allarmante.… leggi tutto

L’ora più buia

L’ora più buia è il titolo del film di Joe Wrigh che racconta i dilemmi di Winston Churchill alle prese con la fase più drammatica della guerra, quando nel maggio del 1940 l’esercito inglese, sconfitto dai nazisti, stava per essere sopraffatto a Dunquerke.

L’ora più buia è quella in cui è precipitato il nostro paese dopo il drammatico annuncio del Presidente del Consiglio, nella notte di mercoledì 11 marzo, di ulteriori misure restrittive, quando soltanto due giorni prima era stato esteso a tutt’Italia il regime più severo previsto per la Lombardia e le altre zone rosse del Centro-Nord.… leggi tutto

La doppia epidemia

Se tu soffiassi nel mio cuore/ come un fantasma bianco al bordo della schiuma in mezzo al vento/come un fantasma scatenato in riva al mare/ qualcuno verrebbe forse/ dalle cime delle isole/ dal fondo rosso del mare/ qualcuno verrebbe/qualcuno verrebbe…

I dolci versi d’amore di Saffo ci hanno fatto sempre immaginare l’isola di Lesbo come un angolo di paradiso. Un paradiso che noi abbiamo trasformato in un inferno per un popolo di disperati sfuggiti dall’orrore della guerra siriana o dalla spietatezza dei talebani.… leggi tutto

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