L’avvenire ormai è quasi passato

Dopo la strage dei mercatini di Natale avvenuta a Berlino la sera di lunedì, torna alla mente lo storico discorso con il quale il Presidente Kennedy il 26 giugno del 1963 incoraggiava gli abitanti di Berlino a non perdere la speranza  di fronte a circostanze storiche drammatiche, dichiarandosi anche lui berlinese: Ich bin ein Berliner.

Berlino è proprio la città dove la guerra fredda ha determinato il massimo della tensione fra i due blocchi e dove la caduta del muro, il 7 novembre del 1989, ha sancito la fine della guerra e l’inizio di una nuova era che preannunciava un avvenire di pace, libertà e fratellanza fra i popoli.… leggi tutto

La Costituzione ha 70 anni e guarda al futuro

La Costituzione della Repubblica fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 con 453 voti favorevoli su 515 presenti e votanti (62 furono i voti contrari). Venne promulgata il 27 dicembre del 1947 con la firma di Enrico De Nicola (Capo provvisorio dello Stato), Umberto Terracini, Presidente dell’Assemblea costituente e Alcide De Gasperi, Presidente del Consiglio dei Ministri ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948.

Sono passati settant’anni.

E’ un tempo storico sufficientemente lungo per fare un primo bilancio della vitalità della nostra Carta Costituzionale, chiederci se i suoi principi ed i suoi valori sono ancora indispensabili per il nostro futuro, se la sua architettura delle istituzioni è ancora valida, oppure se genera inefficienza o altri mali, come ci annunciano quasi quotidianamente da trent’anni i suoi detrattori.… leggi tutto

Gerusalemme, la città oltraggiata

Quando le televisione ci ha fatto vedere il volto soddisfatto di Trump che mostrava urbi et orbi il decreto imperiale con il quale, stracciando le risoluzioni dell’ONU, ha riconosciuto Gerusalemme quale capitale di Israele, disponendo il trasferimento nella città santa dell’ambasciata americana, mi è venuta in mente la drammatica scena iniziale del film “I quattro cavalieri dell’apocalisse”, girato nel 1962 da Vincente Minnelli.

In Argentina un anziano patriarca, Madariaga, riunisce i suoi discendenti che hanno dato vita ad un ramo francese e ad un ramo tedesco della famiglia.… leggi tutto

Ventisei Madonne Nere

E’ strano che, mentre su tutti i media cresce l’indignazione per delle molestie sessuali che hanno dovuto subire 20 o 30 anni fa delle giovani attrici per intraprendere una carriera brillante e super pagata, nessuna attenzione, se non qualche striminzita nota di cronaca, è stata dedicata ad una tragedia ben più grave che si è consumata pochi giorni fa quasi sotto i nostri occhi. 

E’ arrivata il 5 novembre nel porto di Salerno la nave militare spagnola Cantabria che aveva a bordo oltre 375 migranti recuperati due giorni prima in mezzo al Mediterraneo; insieme a loro, oltre nove donne in stato di gravidanza, c’erano i cadaveri di 26 donne morte durante la traversata.… leggi tutto

Com’è triste Venezia

Come è triste Venezia, soltanto un anno dopo/ Come è triste Venezia, se non si ama più/
Si cercano parole che nessuno dirà/ E si vorrebbe piangere e non si può più (Charles Aznavour).

Non so perché ma, dopo che il Parlamento, con lo psicodramma dei tre voti di fiducia, ha definitivamente approvato la nuova legge elettorale denominata Rosatellum, mi vengono in mente le malinconiche parole della canzone su Venezia triste che Aznavour ha reso famosa.

Forse perché più che l’indignazione è la malinconia che mi assale in questo momento, mi viene di pensare: com’è triste l’Italia con i colori grigio-autunnali del rosatellum.… leggi tutto

A cosa servono le elezioni?

Il percorso parlamentare per varare una nuova legge elettorale si è rimesso in moto ed in questi giorni le forze politiche si stanno confrontando in Parlamento con un testo base che riprende il c.d. Rosatellum con l’unica differenza di incrementare la quota proporzionale (con liste bloccate) al 65% e diminuire (a 231) il numero dei collegi uninominali con elezione maggioritaria a turno unico. Questa proposta presta il fianco alle stesse critiche che, a suo tempo, sono state mosse alla prima versione che fu bruscamente messa da parte dopo l’approvazione di un emendamento non concordato.… leggi tutto

Un giurista dalla parte dell’umanità

E’ passata una settimana da quando Stefano Rodotà ci ha lasciato. E’ stata profondissima l’emozione che ha colpito, nei vari ambienti, tutte le persone che hanno avuto il privilegio di incontrare nel loro percorso di vita l’insegnamento, la passione, l’intelligenza, l’umanità viva di quest’uomo che si staglia come un gigante: Gulliver, nel paese dei lillipuziani.

Stefano Rodotà era un maestro di diritto, ma – per tanti di noi – è stato anche un maestro di vita.

Nella cerimonia funebre che si è svolta alla Sapienza il 26 giugno sono stati ricordati i titoli accademici, la vastità e profondità del suo sapere che non conosceva confini.… leggi tutto

25 aprile 2017: imbalsamare la memoria?

Il dibattito e le polemiche che si sono accese quest’anno per le celebrazioni del 25 aprile hanno suscitato stupore e critiche da chi non ha condiviso la scelta dell’ANPI di non escludere dalla manifestazione di Roma la partecipazione della comunità palestinese- italiana, che da sempre si riconosce nei valori della Resistenza e della Costituzione italiana.

La singolare pretesa degli eredi della Brigata ebraica e dei tifosi italiani del Governo di Israele di escludere dal 25 aprile i rappresentanti di un popolo oppresso è stata sposata con determinazione degna di miglior causa dagli opinionisti.… leggi tutto

La domenica delle Salme

La domenica delle salme / non si udirono fucilate / il gas esilarante/ presidiava le strade.” La canzone di Fabrizio De Andrè mi è tornata in mente pensando alla domenica delle palme, ribattezzata da un quotidiano “la domenica delle salme” per i sanguinosi attacchi di Daesh in Egitto, che hanno fatto strage di cristiani nella chiesa copta di Tanta ed in quella di Alessandria. Questo attacco non per caso è avvenuto nel giorno liturgico della domenica delle palme, quando si ricorda che Gesù è stato ucciso con l’accusa di aver minacciato la distruzione del tempio.… leggi tutto

La Costituzione è risorta

Il risultato straordinario del referendum del 4 dicembre segna una svolta nella storia del nostro Paese.  Con questo referendum il popolo italiano ha compiuto un nuovo importantissimo atto costituente. Precedenti a questo furono: il primo, l’insurrezione popolare del 25 aprile 1945; il secondo (duplice), la scelta della Repubblica e l’elezione dell’Assemblea Costituente il 2 e 3 giugno 1946 con una partecipazione elettorale dell’89,08%; il terzo, la bocciatura della riforma costituzionale imposta dal governo  da Berlusconi il 25 e 26 giugno 2006, che fece registrare una partecipazione elettorale del 52,46% e un risultato finale del 61,29% a favore del NO e del 38,71 a favore del SI.… leggi tutto

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