La guerra totale è in atto, che altro deve succedere per scendere in piazza? E’ l’interrogativo posto dalla lettera di varie personalità pubblicata sul Fatto dell’11 ottobre. In realtà una profonda inquietudine attraversa la società italiana di fronte al perpetuarsi e all’estendersi delle guerre in atto in Ucraina e in Medio Oriente, ma finora non ha trovato un’espressione adeguata. Ci sono state già diverse piazze per la pace ma la politica non le ha viste (salvo il Movimento 5 Stelle e AVS) e la partecipazione è stata modesta.… leggi tutto
Contro la guerra è necessaria una mobilitazione permanente
26 ottobre: è importante scendere in piazza per testimoniare la voglia di pace del popolo italiano, ma non basta più invocare la pace se non si mettono a fuoco le scelte politiche concrete necessarie per contrastare le spinte belliciste.