Impedire il ritorno della guerra

Nell’ultima settimana si è ulteriormente accresciuta la tensione fra i due blocchi politico militari che si fronteggiano intorno alla crisi dell’Ucraina. Lo stallo è evidente, le crisi politiche non si risolvono schierando i carri armati ma con la politica. Insistere sul confronto militare porta la tensione a livelli in sostenibili.


Il procedimento per l’elezione del Presidente della Repubblica è il momento più delicato della vita politica della Repubblica e si svolge sempre secondo una serie di riti e di trattative opache fra i vari attori politici ma la spettacolarizzazione compiuta dai media non era mai arrivata a questi livelli. Da quattro giorni le TV ci rovesciano sulla testa una valanga di interviste e di dibattiti inconcludenti, oscurando quel che avviene nel resto del mondo. Il 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz da parte dell’armata rossa, giorno della memoria, è stato celebrato con qualche stanco rito rievocatorio, ma nessuno ha messo in evidenza i nessi fra i drammi del passato e i pericoli attualissimi che oscurano il nostro orizzonte, come la minaccia del ritorno della guerra in Europa.… leggi tutto

Un vicolo cieco

il fallimento del dialogo NATO – Russia ha comportato negli ultimi giorni una decisa escalation della tensione. Un conflitto armato in Ucraina, anche se non comportasse un intervento diretto della NATO nelle operazioni belliche, avrebbe conseguenze esiziali per l’Europa.

La crisi Russia, Ucraina, NATO si avvita ogni giorno di più in una spirale di minacce militari e politiche in fondo alle quali non si intravede alcuna via di uscita. A nulla è servita la riunione a Ginevra il 12 gennaio del Consiglio Nato-Russia, principale forum di dialogo tra le due parti, convocata e presieduta dal segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, cui hanno partecipato  per la Russia il viceministro degli Esteri Alexander Grushko, per gli Stati Uniti il sottosegretario di Stato americano Wendy Sherman, oltre gli ambasciatori presso la Nato degli Stati membri.… leggi tutto

Presunzione d’innocenza e diritto/dovere di informazione

La frontiera del rapporto fra giustizia ed informazione è sempre stata un terreno minato che ha provocato vittime innocenti ed ingiustificate sofferenze.
Un decreto legislativo, entrato in vigore il 14 dicembre scorso, è intervenuto su questo delicato tema

Sbatti il mostro in prima pagina è un film del 1972 diretto da Marco Bellocchio ed interpretato da Gian Maria Volonté che affronta in chiave grottesca il tema dell’uso sensazionalistico dei fatti di cronaca per creare dei “mostri” da dare in pasto al pubblico. In realtà la frontiera del rapporto fra giustizia ed informazione è sempre stata un terreno minato che ha provocato vittime innocenti ed ingiustificate sofferenze, a cominciare dal caso Girolimoni, il “mostro di Roma”, arrestato nel 1927 come responsabile del rapimento, dello stupro e dell’uccisione di sette bambine.… leggi tutto

Il Presidente che verrà

il Presidente della Repubblica ha dei poteri di impulso e di interdizione volti ad assicurare che l’operato del Parlamento e del Governo, pur nell’insindacabilità delle scelte politiche, non esca fuori dai binari tracciati dalla Costituzione a garanzia dell’equilibrio dei poteri e della tutela dei diritti inviolabili.

L’anno vecchio è finito, ormai / ma qualcosa ancora qui non va.. Ogni volta a capodanno ritornano d’attualità i versi dell’Anno che verrà, ma è sempre più difficile nutrire la speranza che ci sarà la trasformazione annunciata da Lucio Dalla. Non solo perché non sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno e i preti non potranno sposarsi, neanche a una certa età, ma soprattutto perché il ritorno della pandemia, malgrado i vaccini, con numeri mai visti, ci annuncia che l’emergenza sanitaria non è mai passata e con essa, a cascata, tutti gli altri problemi economici e sociali.… leggi tutto

Buon Natale dal Cile

La vittoria di Gabriel Boric alle elezioni presidenziali cilene del 19 dicembre è un evento di portata storica. Il popolo cileno ha pronunciato un no definitivo al pinochettismo e alla sua velenosa eredità politica, il vangelo liberista dei Chicago boys.

Mentre nubi sempre più minacciose oscurano il nostro orizzonte, mentre la pandemia, non piegata dalle vaccinazioni di massa ha ripreso vigore e tiene in ostaggio le Nazioni dell’Occidente, che, abbarbicate al proprio privilegio, non hanno voluto condividere i vaccini con il resto del mondo sospendendo i brevetti, mentre i venti di guerra hanno ripreso a soffiare furiosi lungo la linea di faglia del confronto fra la NATO e la Russia, finalmente un raggio di luce squarcia quest’orizzonte cupo e riapre la dimensione della speranza.… leggi tutto

La notizia che non c’è

La spesa militare, a livello globale, è raddoppiata dal 2000 ad oggi, arrivando a sfiorare i duemila miliardi di dollari statunitensi all’anno, il che equivale a un colossale dispendio di risorse che potrebbero essere utilizzate a scopi migliori.. La Proposta di 50 premi Nobel..

Qualche giorno fa è stato pubblicato un appello sottoscritto da 50 premi Nobel, fra cui gli italiani Giorgio Parisi e Carlo Rubbia, e diversi Presidenti di Accademie delle scienze nazionali, fra cui Annibale Mottana, presidente dell’Accademia nazionale dei lincei, con una proposta semplice e concreta rivolta all’umanità intera. Fra i sostenitori della proposta anche il Dalai Lama, Nobel per la Pace. In un tempo in cui l’umanità deve affrontare delle sfide drammatiche come la necessità di debellare una pandemia virulenta mai conosciuta prima, l’esigenza di arrestare il riscaldamento globale e di confrontarsi con i guasti provocati dai cambiamenti climatici, dalla siccità estrema, dall’inquinamento crescente, è evidente che nessun paese si salva da solo e che le scelte più dannose devono essere modificate.… leggi tutto

Splendori e miserie dell’Occidente

Il summit per la democrazia convocato da Biden serve a rilanciare la favola del “mondo libero”. . In realtà più che glorificare il mondo libero dovremmo preoccuparci del degrado della democrazia e dei diritti umani proprio nei paesi dell’Occidente che quella bandiera hanno innalzato e adesso la stanno gettando nel fango.

I venti di guerra che spiravano al confine fra l’Ucraina e la Russia non si sono attenuati neanche dopo il vertice fra i due Presidenti, Biden e Putin, che hanno abbassato un po’ le canne dei fucili ma si sono scambiati, fra promesse e minacce, i reciproci penultimatum.

Nella stessa settimana la CNN ci informa che Biden si appresta a lanciare il boicottaggio diplomatico delle olimpiadi invernali in Cina in risposta alle violazioni dei diritti umani nello Xinjiang e a Hong Kong e alle pressioni militari cinesi su Taiwan.… leggi tutto

Delitti di Stato e crimini di guerra

la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio di Giulio Regeni ha fatto proprie le risultanze delle indagini della Procura della Repubblica di Roma, arrivando alla conclusione che Giulio Regeni sia stato rapito, torturato e ucciso da ufficiali degli apparati di sicurezza della Repubblica araba d’Egitto Sulle istituzioni egiziane grava la responsabilità di non essere intervenute: il Cairo sapeva cosa stava facendo e poteva salvare Giulio.

Il primo dicembre la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio di Giulio Regeni al termine dei suoi lavori ha approvato all’unanimità la relazione finale del suo Presidente, l’on. Erasmo Palazzotto. Nell’illustrare i contenuti della relazione, l’on. Palazzotto ha sottolineato come la Commissione abbia fatto proprie le risultanze delle indagini della Procura della Repubblica di Roma, arrivando alla conclusione che Giulio Regeni sia stato rapito, torturato e ucciso da ufficiali degli apparati di sicurezza della Repubblica araba d’Egitto ed in particolare da ufficiali della National Security Agency.… leggi tutto

COP26: la riscoperta del futuro

I risultati concreti della conferenza dell’ONU sui cambiamenti climatici in corso a Glasgow sono modesti e serpeggia la delusione: per la genericità degli impegni e per lo scarso coinvolgimento di Paesi fondamentali. Ma sarebbe un errore sottovalutare l’evento. Parole importanti sono state dette e d’ora in poi sulla loro base sarà giudicata ogni scelta politica

La scomparsa del futuro è il titolo di una indagine del CENSIS, pubblicata il 6 dicembre 2019 da cui emerge una patologia della società italiana descritta come ansiosa, macerata dalla sfiducia e dall’incertezza con cui gli italiani guardano al futuro. La riscoperta del futuro, al contrario, è la cifra che incarna la 26° conferenza dell’ONU sui cambiamenti climatici in corso a Glasgow. Può sembrare strano parlare di riscoperta del futuro in un consesso mondiale convocato proprio per la consapevolezza che il futuro della Terra si sta restringendo e che, per la prima volta, l’umanità si confronta con l’esigenza di salvare il pianeta che la ospita.… leggi tutto

La sottile linea nera

Come in Turchia adesso anche in Israele tutti coloro che lottano contro la violazione dei diritti umani, se palestinesi, vengono qualificati come terroristi e sottoposti a persecuzione. Sono questi gli esempi ultimi è più gravi di un’onda nera che dalla Polonia, all’Ungheria, alla Turchia a Israele, sta travolgendo la democrazia, rinnegando quelle conquiste di civiltà scritte nelle Carte dei diritti, che sono il frutto più prezioso della lezione della Storia.

La sottile linea rossa è un film del regista americano Terrence Malick, girato nel 1998, che, uscendo fuori da ogni retorica, ci mette di fronte all’orrore della guerra del pacifico come metafora della follia di ogni guerra. Gli eventi di questa settimana ci mettono di fronte ad altri disastri, per fortuna meno sanguinosi, ma gravidi di conseguenze negative e fanno emergere un filo diretto, una sottile linea nera, che collega Istambul  a Gerusalemme.

Ha suscitato clamore lo schiaffo che il nuovo sultano della Turchia ha inferto ai principali paesi occidentali dichiarando di voler espellere gli ambasciatori di Stati Uniti, Francia e Germania.… leggi tutto

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