L’oscenità nascosta

Un’altra tragedia nel Mediterraneo frutto della nostra indifferenza.
E’ il momento della vergogna

Vi confesso che sono molto addolorato per la tragedia che ancora una volta si è consumata nei giorni scorsi nel Mediterraneo. Centotrenta migranti sono morti in mare. Sono persone, sono vite umane, che per due giorni interi hanno implorato invano aiuto, un aiuto che non è arrivato. Fratelli e sorelle, interroghiamoci tutti su questa ennesima tragedia. È il momento della vergogna. Preghiamo per questi fratelli e sorelle, e per tanti che continuano a morire in questi drammatici viaggi. Preghiamo anche per coloro che possono aiutare ma preferiscono guardare da un’altra parte. leggi tutto

Afghanistan: finire una guerra per iniziarne un’altra?

La decisione del ritiro delle truppe NATO dall’Afghanistan annuncia la fine di una guerra durata vent’anni, ma non si rasserena la scena internazionale, altre nubi sono all’orizzonte

Lungo le sponde del mio torrente

Voglio che scendano i lucci argentati

Non più i cadaveri dei soldati

Portati in braccio dalla corrente.  

Questi versi di Fabrizio De Andrè (la guerra di Piero) sono il miglior auspicio che può accompagnare l’annunzio di Biden che entro l’11 settembre saranno ritirate dall’Afghanistan tutte le truppe della coalizione occidentale a guida NATO, ponendo fine ad una guerra durata 20 anni. Un intervento armato che ha causato centinaia di migliaia di vittime, senza riuscire a sconfiggere il nemico contro il quale si è combattuto e con il quale, alla fine, si è dovuto scendere a patti.… leggi tutto

La Pandemia dei missili ipersonici

La pandemia non sta insegnando nulla. Invece di una cooperazione a tutela delle diverse forme di vita riprende la corsa agli armamenti. Gli Stati Uniti si stanno preparando a installare nel Pacifico e in Europa impianti per il lancio da terra di missili ipersonici, particolarmente veloci e distruttivi. E la Russia non sta a guardare.

Per uscire dalla pandemia «occorre prendere coscienza che l’umanità e la natura non sono sfere separate e che il pianeta è una costante trama di relazioni che costituiscono un’unica “rete della vita”, nella quale siamo tutte e tutti connessi, con una interdipendenza delle esistenze con gli ecosistemi. Dobbiamo orientarci alla cooperazione e al rispetto di tutte le forme del vivente». Così si legge nell’introduzione a un documento sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) di Coordinamento per la Democrazia CostituzionaleLaudato Sì e Nostra!leggi tutto

Il senso di Erdogan per le donne

La Turchia si è ritirata dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Il gesto, altamente simbolico, è l’ennesima tappa della trasformazione della Turchia in un regime autoritario che calpesta quotidianamente i diritti umani fondamentali.

Dopo averlo annunziato sabato 20 marzo, questa settimana il Presidente Erdogan ha firmato il decreto che statuisce il ritiro della Turchia dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, più nota come Convenzione di Istanbul perché lì fu firmata l’11 maggio del 2011. 

La Convenzione prevede, tra l’altro, il sostegno alle donne vittime di violenza, il risarcimento dei danni in sede civile, il divieto del matrimonio forzato, la lotta alla violenza psicologica e fisica, allo stalking, alla violenza sessuale, alle mutilazioni genitali femminili, alle molestie sessuali. Si… leggi tutto

Da quale pulpito sig. Presidente!

Non era mai accaduto, neanche nei tempi più bui della guerra fredda, che la polemica fra Stati Uniti e Russia assumesse i toni usati da Biden nell’intervista televisiva dell’altro ieri, quando, rispondendo alla domanda di un giornalista, ha dato dell’assassino (killer) a Vladimir Putin, aggiungendo di averlo messo in guardia perché «pagherà un prezzo» per avere tentato di influenzare le elezioni presidenziali del 2020.

Probabilmente in senso tecnico la qualifica attribuita a Putin potrebbe anche essere fondata, ma non è questo il problema.… leggi tutto

Primati di morte e lotta per la vita

Questa settimana si è verificato un triste primato, abbiamo superato la soglia dei centomila morti a causa della pandemia, l’equivalente dei caduti italiani in Russia durante l’ultima guerra. Come se non bastasse la curva dell’epidemia nel nostro paese ha ripreso a crescere mandando in crisi gli ospedali nei quali i reparti di terapia intensiva cominciano ad essere saturi, mentre all’orizzonte si prospettano ulteriori e dolorose restrizioni. Anche in altri paesi il tasso di morte marcia a ritmo sostenuto, basti pensare agli oltre 2.000 decessi al giorno in Brasile.… leggi tutto

NON E’ UN ATTO POLITICO MA UN CRIMINE INTERNAZIONALE

Blocco navale. Sul piano del diritto internazionale non v’è dubbio che il blocco dei porti o delle coste, se attuato al di fuori dell’art. 51 della Carta dell’ONU, costituisce un uso illecito della forza

Chi ha un poco di esperienza di vita parlamentare sa che le leggi di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali vengono approvate dal Parlamento a scatola chiusa, spesso nell’indifferenza generale. Per questo è curioso che martedì scorso ci sia stato un acceso dibattito alla Commissione esteri della Camera sul disegno di legge avente ad oggetto la ratifica degli emendamenti allo Statuto istitutivo della Corte penale internazionale adottati a Kampala il 10 e 11 giugno 2010 dalla Conferenza dei paesi membri.

Gli emendamenti mirano a risolvere un vuoto normativo dello Statuto che, pur includendo fra i crimini internazionali gli atti di aggressione, aveva demandato la definizione del crimine di aggressione ad una successiva Conferenza di revisione da tenersi sette anni dopo la sua entrata in vigore.… leggi tutto

La Corte penale internazionale e il fantasma di Banquo

Il 5 febbraio, la Pre-Trial Chamber ha statuito che la Corte penale internazionale ha competenza a giudicare i crimini di guerra e contro l’umanità commessi da chiunque in Palestina, vale a dire nei territori occupati da Israele dal 1967, Gaza e la Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est. Rabbiosa è stata la reazione di Netanyahu, come quella di Macbeth di fronte all’apparizione del fantasma di Banquo

Mentre in Italia impazza il toto-Draghi, è passata sotto silenzio una notizia di notevole rilievo. Il diritto internazionale dei diritti umani ha emesso un vagito, un lampo ha squarciato per un attimo le tenebre di un sistema internazionale che non riconosce altra legge che non sia quella della forza, altro diritto che non sia basato su una politica di potenza.

Il 5 febbraio, la Pre-Trial Chamber (una sorta di Tribunale preliminare), accogliendo le richieste formulate dalla Procuratrice Fatou Bensouda, ha statuito che la Corte penale internazionale ha competenza a giudicare i crimini di guerra e contro l’umanità commessi da chiunque in Palestina, vale a dire nei territori occupati da Israele dal 1967, Gaza e la Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est.… leggi tutto

Il male oscuro della rappresentanza

Le preferenze: una via stretta ma necessaria per garantire la rappresentanza

Proporzionale è meglio (TALPA-Volerelaluna)

La possibilità per gli elettori di indicare all’interno della lista votata la preferenza per uno o più candidati è stata, negli ultimi decenni, letteralmente demonizzata. A torto. Lo dimostra l’evolversi della situazione politica nel Paese.

Questa strana crisi di governo, aperta per oscuri motivi e frutto del gioco d’azzardo del “padrone” di un nucleo di parlamentari determinante per la stabilità politica della maggioranza di governo, è la spia del distacco siderale  che ormai si è creato fra i bisogni dei cittadini e le dinamiche del Palazzo.… leggi tutto

La prima guerra del Golfo, una svolta nella Storia

La prima guerra del Golfo ha segnato una svolta nella Storia. La caduta del muro di Berlino, due anni prima, aveva aperto una stagione di pace che è tramontata rapidamente. Il punto di svolta sono state le bombe americane scaricate il 16 gennaio 1991 sull’Iraq.

In una notte senza luna si sono levati in volo gli elicotteri e hanno accecato i radar della difesa antiaerea con missili intelligenti. Subito dopo si sono levati in volo i bombardieri e si è scatenato l’inferno. È iniziato così il primo massacro bellico organizzato dopo la caduta del muro di Berlino. Se ci voltiamo indietro e ripensiamo alla seconda metà del Novecento, è all’inizio della guerra del Golfo (16 gennaio 1991) che bisogna far risalire la svolta nella storia che ci ha portato alle asperità e ai drammi del tempo presente.… leggi tutto

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