Una campagna elettorale su Marte

Dal 1945 gli orizzonti non sono mai stati così cupi. Se guardiamo ai primi passi della campagna elettorale, sembra che l’Italia, sia un paese collocato su Marte, indifferente ai problemi reali della vita sulla Terra.

Mentre scriviamo queste note è in pieno svolgimento la reazione militare cinese alla visita a Taiwan di Nancy Pelosi, speaker della Camera dei Deputati del Congresso USA. Sono le più imponenti manovre militari che si siano mai svolte intorno a Taiwan. Si tratta di manovre a fuoco vivo che interessano sei o sette aree nella quali è stata interdetta la navigazione marittima ed aerea fino al 7 agosto. Si tratta di aree che sconfinano nelle acque territoriali e interne di Taiwan, oltre che nella zona economica esclusiva del Giappone, dove sono caduti alcuni dei missili balistici Dongfeng lanciati sino ad ora.… leggi tutto

«Una coalizione d’emergenza» per la Costituzione

E’ indispensabile ed urgente dare vita ad una coalizione d’emergenza senza preclusioni per nessuno. La diversità verrà misurata nel proporzionale, dove ciascun soggetto politico si presenterà con il proprio programma specifico, e senza dubbio in questa sede torneranno centrali le grandi questioni

Non avere cambiato la legge elettorale in tempo prima delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre obbliga tutti a fare i conti con quella in vigore.

In ogni situazione i soggetti politici debbono fare i conti con la situazione reale, altrimenti si è destinati a gravi insuccessi.

In questa tornata elettorale, a causa della ritrovata compattezza delle forze di destra e della scomposizione dell’aggregato politico e sociale realizzato dai 5 Stelle nel 2018, massimo è il rischio che nel maggioritario il centro-destra possa fare cappotto assicurandosi gran parte dei 147 seggi della Camera e dei 74 del Senato.… leggi tutto

Un campo largo a perdere

In questa tornata elettorale, a causa della ritrovata compattezza delle forze di centro-destra e della scomposizione di quell’aggregato politico e sociale realizzato dai 5 Stelle nel 2018, massimo è il rischio che si verifichi una curvatura maggioritaria, capace di alterare notevolmente la volontà espressa dagli elettori col voto.

La fine imprevista ed ingloriosa del Governo Draghi sta causando un vero e proprio disastro politico, non perché l’Italia non possa fare a meno di Draghi, considerato il leader italiano più apprezzato dall’Unione Europea, dalla NATO e dai mercati finanziari, né perché il voto anticipato sia una iattura in sé. Il problema è che lo scioglimento anticipato delle Camere ci costringe ad andare al voto con questa legge elettorale, il rosatellum, che è stato solo formalmente modificato per adattarlo al taglio dei parlamentari.… leggi tutto

Un finale d’opera inusitato

Draghi è tornato in Senato per bastonare i dissenzienti ed ottenere una nuova incoronazione trionfale. In questo modo è caduto nella trappola che gli ha teso il centrodestra e che non si sarebbe mai aspettato.

Draghi come Schettino ha affondato da se stesso il vascello di cui era al comando. Secondo la Costituzione italiana “il Governo deve avere la fiducia delle due Camere” (art. 94). La Costituzione non richiede la maggioranza assoluta per la validità della fiducia. E’ piuttosto elastica sul punto, consente anche la nascita ed il mantenimento in vita di Governi privi della maggioranza assoluta in Parlamento, come avvenne nella XII legislatura con il Governo Dini. Il Governo ha l’obbligo di dimettersi solo se il Parlamento approva una mozione di sfiducia oppure se respinge un provvedimento sul quale il Governo ha apposto la fiducia.… leggi tutto

Chi non grida per la pace….

il prossimo 23 luglio è indetta una giornata nazionale di mobilitazione in tutte le città d’Italia e d’Europa per chiedere che tacciano le armi e si avvii una conferenza di pace. Tacciano le armi, Negoziato subito! Verso una conferenza internazionale di pace

Quattro mesi di guerra e di sofferenze indicibili per i popoli coinvolti nel conflitto e non si vede alcun segnale di stanchezza, nessuna volontà di abbassare le armi da entrambe le parti. Al contrario si punta al rilancio di uno scontro armato, che appare senza limiti di tempo né di pietà per le vittime che produce. Dopo aver perduto il Donbass, quasi completamente occupato dalla Russia a prezzo di combattimenti durissimi, Zelensky ostenta sicurezza e, malgrado le perdite subite, vanta di avere un esercito di un milione di uomini pronto alla riconquista dei territori perduti nei quattro mesi di guerra, e persino quelli perduti nel 2014, grazie al fatto che presto arriveranno le potenti armi dell’Occidente.… leggi tutto

Il tempo di Erode

Che Paese è un Paese in cui si diventa popolari promuovendo una crociata contro i diritti di una popolazione di fanciulli, si sta forse verificando l’avvento del tempo di Erode?

In una situazione di grave crisi politica per il ritorno della guerra che si riteneva definitivamente bandita dall’Europa, a cui si accompagna una crisi economica, dovuta alle conseguenze della guerra, che colpisce l’Europa nel momento critico della ripresa economica dopo i disastri provocati dalla pandemia nel 2020/2021 e mette a repentaglio le condizioni di vita di milioni di persone, nell’ordinamento politico italiano è esploso un conflitto durissimo su una questione che non ha nulla a che vedere con la guerra, con le armi, con l’allocazione delle risorse, con la difesa dei redditi dal carovita, cioè con i problemi reali che interpellano la società italiana come comunità politica.… leggi tutto

Un nuovo concetto di guerra

Il Summit di Madrid ha sancito la definitiva trasformazione della NATO da alleanza politico-militare ad un gendarme mondiale legittimato all’uso della forza, al di fuori dei vincoli del Patto atlantico e della Carta delle Nazioni Unite.

Il 29 e 30 giugno si è svolto a Madrid un summit della NATO a livello di Capi di Stato e di Governo che è stato definito “storico” dal suo Segretario generale e come tale qualificato dai principali organi d’informazione internazionali. A conclusione dei lavori, il pomeriggio del 30 giugno, Stoltemberg/Stranamore con soddisfazione ha dichiarato: “le decisioni che abbiamo preso a Madrid ci garantiscono che la nostra Alleanza continuerà a preservare la pace, a prevenire i conflitti, a proteggere i nostri popoli ed i nostri valori.… leggi tutto

Fine guerra: mai!

Se volessimo realizzare una scheda sulle conclusioni del G7 di Elmau, dovremmo intitolarla: fine guerra mai.  Tuttavia, osserva Henri Kissinger “non si può semplicemente continuare a combattere senza un obiettivo».

Nelle schede che il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) compila per ogni detenuto è obbligatoriamente indicata la data in cui deve cessare la carcerazione. Se il detenuto è stato condannato all’ergastolo sulla scheda è indicato: fine pena mai.

Se volessimo realizzare una scheda sulle conclusioni del G7 di Elmau, dovremmo intitolarla: fine guerra mai. Del resto questa è l’unica interpretazione possibile del documento G7 Statement on Support for Ukraine. In questo documento, infatti, non è indicata nessuna prospettiva che possa portare alla cessazione delle ostilità.… leggi tutto

E’ NATO un nuovo partito

La scissione provocata da Di Maio è un’operazione simile a quella realizzata da Cossiga che nel 1998 determinò la nascita di un gruppo politico funzionale alla NATO per consentirle di condurre l’attacco contro la Jugoslavia, punto di inizio della nuova guerra fredda che ci ha portato alla situazione attuale.

La scissione del movimento 5 stelle annunciata dal ministro degli esteri Di Maio nella notte del 21 giugno è stata accolta calorosamente dai principali media, come una manna caduta dal cielo sulla testa del governo Draghi. Luigi Di Maio, se n’è andato portandosi dietro un folto gruppo di parlamentari (50 deputati e 10 senatori), battezzando questo nuovo aggregato politico “Insieme per il futuro ”. Certamente l’esigenza di garantirsi il proprio futuro è stato uno dei motori che ha acceso la fuga del Ministro degli esteri, condannato ad uscire di scena per il limite del doppio mandato e per la sua rivalità insuperabile con l’attuale capo politico dei 5 stelle.… leggi tutto

Nuoce gravemente all’ambiente: la guerra!

Le promesse che i grandi della terra si sono scambiate per contrastare i cambiamenti climatici a Glasgow nella Conferenza dell’ONU COP 26, sono state rapidamente archiviate. Contrastare i cambiamenti climatici richiede un forte impegno di collaborazione fra le principali economie del mondo. Tutto questo è incompatibile con la guerra.

Una siccità così intensa non si era mai vista. Nella pianura padana i fiumi sono tutti in secca, l’acqua per l’irrigazione dei campi è finita, il livello dei laghi e degli invasi si è abbassato del 40/50%. Il mare ha invaso la foce del Po in secca ed il cuneo salino è penetrato per 21 km. Nel piacentino è stata chiusa la centrale idroelettrica perché il Po non è più in grado di alimentarla. La Coldiretti avverte: “La siccità sta colpendo tutti i raccolti, dal grano agli altri cereali.leggi tutto

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