Dopo che l’INPS ha lasciato filtrare la notizia dei 5 parlamentari che hanno chiesto (e tre di loro ottenuto) il bonus da 600 euro per l’emergenza economica da coronavirus, evitando di fornire i nomi, il tormentone politico di questa torrida estate è diventato la caccia ai furbetti del bonus, additati al ludibrio popolare da quegli stessi leader che li hanno scelti e “nominati” deputati.
A scanso di equivoci va detto che la condotta dei 5 furbetti anche se non appare illegale perché, se effettivamente titolari di partita IVA, potevano chiedere il bonus erogabile senza alcun limite di reddito, è profondamente riprovevole.… leggi tutto