Ventisei Madonne Nere

E’ strano che, mentre su tutti i media cresce l’indignazione per delle molestie sessuali che hanno dovuto subire 20 o 30 anni fa delle giovani attrici per intraprendere una carriera brillante e super pagata, nessuna attenzione, se non qualche striminzita nota di cronaca, è stata dedicata ad una tragedia ben più grave che si è consumata pochi giorni fa quasi sotto i nostri occhi. 

E’ arrivata il 5 novembre nel porto di Salerno la nave militare spagnola Cantabria che aveva a bordo oltre 375 migranti recuperati due giorni prima in mezzo al Mediterraneo; insieme a loro, oltre nove donne in stato di gravidanza, c’erano i cadaveri di 26 donne morte durante la traversata.… leggi tutto

Com’è triste Venezia

Come è triste Venezia, soltanto un anno dopo/ Come è triste Venezia, se non si ama più/
Si cercano parole che nessuno dirà/ E si vorrebbe piangere e non si può più (Charles Aznavour).

Non so perché ma, dopo che il Parlamento, con lo psicodramma dei tre voti di fiducia, ha definitivamente approvato la nuova legge elettorale denominata Rosatellum, mi vengono in mente le malinconiche parole della canzone su Venezia triste che Aznavour ha reso famosa.

Forse perché più che l’indignazione è la malinconia che mi assale in questo momento, mi viene di pensare: com’è triste l’Italia con i colori grigio-autunnali del rosatellum.… leggi tutto

A cosa servono le elezioni?

Il percorso parlamentare per varare una nuova legge elettorale si è rimesso in moto ed in questi giorni le forze politiche si stanno confrontando in Parlamento con un testo base che riprende il c.d. Rosatellum con l’unica differenza di incrementare la quota proporzionale (con liste bloccate) al 65% e diminuire (a 231) il numero dei collegi uninominali con elezione maggioritaria a turno unico. Questa proposta presta il fianco alle stesse critiche che, a suo tempo, sono state mosse alla prima versione che fu bruscamente messa da parte dopo l’approvazione di un emendamento non concordato.… leggi tutto

Un giurista dalla parte dell’umanità

E’ passata una settimana da quando Stefano Rodotà ci ha lasciato. E’ stata profondissima l’emozione che ha colpito, nei vari ambienti, tutte le persone che hanno avuto il privilegio di incontrare nel loro percorso di vita l’insegnamento, la passione, l’intelligenza, l’umanità viva di quest’uomo che si staglia come un gigante: Gulliver, nel paese dei lillipuziani.

Stefano Rodotà era un maestro di diritto, ma – per tanti di noi – è stato anche un maestro di vita.

Nella cerimonia funebre che si è svolta alla Sapienza il 26 giugno sono stati ricordati i titoli accademici, la vastità e profondità del suo sapere che non conosceva confini.… leggi tutto

25 aprile 2017: imbalsamare la memoria?

Il dibattito e le polemiche che si sono accese quest’anno per le celebrazioni del 25 aprile hanno suscitato stupore e critiche da chi non ha condiviso la scelta dell’ANPI di non escludere dalla manifestazione di Roma la partecipazione della comunità palestinese- italiana, che da sempre si riconosce nei valori della Resistenza e della Costituzione italiana.

La singolare pretesa degli eredi della Brigata ebraica e dei tifosi italiani del Governo di Israele di escludere dal 25 aprile i rappresentanti di un popolo oppresso è stata sposata con determinazione degna di miglior causa dagli opinionisti.… leggi tutto

La domenica delle Salme

La domenica delle salme / non si udirono fucilate / il gas esilarante/ presidiava le strade.” La canzone di Fabrizio De Andrè mi è tornata in mente pensando alla domenica delle palme, ribattezzata da un quotidiano “la domenica delle salme” per i sanguinosi attacchi di Daesh in Egitto, che hanno fatto strage di cristiani nella chiesa copta di Tanta ed in quella di Alessandria. Questo attacco non per caso è avvenuto nel giorno liturgico della domenica delle palme, quando si ricorda che Gesù è stato ucciso con l’accusa di aver minacciato la distruzione del tempio.… leggi tutto

La Costituzione è risorta

Il risultato straordinario del referendum del 4 dicembre segna una svolta nella storia del nostro Paese.  Con questo referendum il popolo italiano ha compiuto un nuovo importantissimo atto costituente. Precedenti a questo furono: il primo, l’insurrezione popolare del 25 aprile 1945; il secondo (duplice), la scelta della Repubblica e l’elezione dell’Assemblea Costituente il 2 e 3 giugno 1946 con una partecipazione elettorale dell’89,08%; il terzo, la bocciatura della riforma costituzionale imposta dal governo  da Berlusconi il 25 e 26 giugno 2006, che fece registrare una partecipazione elettorale del 52,46% e un risultato finale del 61,29% a favore del NO e del 38,71 a favore del SI.… leggi tutto

Discorso conclusivo della campagna elettorale per il referendum del 4 dicembre 2016

  1. Si conclude oggi (ed io sono felice di concluderla qui con voi a Catania) la campagna elettorale più lunga e drammatica della nostra storia recente. Non l’abbiamo drammatizzata noi, l’hanno drammatizzata i nostri avversari ponendo il tema della sostituzione della Costituzione del ’48 con la nuova Costituzione Renzi/Boschi come un’emergenza istituzionale, un passaggio ineludibile senza il quale il nostro paese sarebbe andato incontro ad una catastrofe simile alle dieci piaghe d’Egitto del racconto biblico.

La drammatizzazione è iniziata già nel percorso parlamentare, quando la riforma è stata imposta ad un parlamento recalcitrante con inaccettabili forme di pressione volte a condizionare la libera espressione della volontà del Parlamento; a cominciare dalla rimozione di due senatori dalla Commissione affari costituzionali del Senato, per finire al ricorso a procedure fraudolente come il c.d.… leggi tutto

Il mio regno per un cavallo

Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo! E’ l’invocazione che Shakespeare mette in bocca al Re Riccardo III che, sconfitto nella battaglia di Bosworth Field, cerca disperatamente un cavallo per sfuggire alla morte.

Mi è ritornato in mente questo aforisma quando ho letto la lettera che mi ha inviato una lettrice: “Egregio dr. Gallo, le sue belle parole non mi hanno convinto a recarmi a votare al referendum. Io non ho più alcuna fiducia nella politica, ogni volta che ci sono delle elezioni i politici ci blandiscono con un mare di promesse per carpire il nostro voto e poi quando vanno nel Palazzo fanno quel che gli pare e noi non contiamo più niente.… leggi tutto

Referendum, se soffia il ciclone Trump

La vittoria di Trump sta portando sconvolgimento e tempesta nei mercati finanziari, negli organismi dell’Unione Europea, nelle Cancellerie dei principali paesi, nei Parlamenti e si è abbattuta nel nostro Paese come un tornado, agitando le acque dello stucchevole dibattito sul referendum.

Ora vediamo come il blocco di potere che sostiene, con Renzi, il Sì al referendum tenta di giocare la carta Trump per accreditare la continuità del potere esistente come unica difesa rispetto al rischio di un sovvertimento populista. Però nello stesso tempo si rilanciano gli argomenti dell’antipolitica usati da Trump per il suo successo.… leggi tutto

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