Nella giornata del 23 ottobre si sono verificati due eventi politici di rilievo, assolutamente non assimilabili fra di loro in quanto si sviluppano su piani separati, ma collegati da un filo comune. Intendo riferirmi al fatto che il Senato ha approvato, con la maggioranza dei due terzi dei voti la riforma costituzionale dell’art. 138 avente ad oggetto l’ istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali. In questo modo è stata esclusa la possibilità del ricorso al referendum e la riforma dei meccanismi di revisione della costituzione è arrivata in dirittura d’arrivo, in previsione dell’ultimo scontato passaggio alla Camera dei Deputati che avverrà ai primi di dicembre.… leggi tutto
Il ventennio non è finito
Nella sua intervista a Sky tg24 il Presidente del Consiglio Enrico Letta, soddisfatto per la fiducia incassata dal suo governo il 2 ottobre e per il fallimento dell’agguato di Berlusconi, che si era spinto al punto di ordinare le dimissioni dei “suoi” ministri e di ventilare l’aventino dei “suoi”parlamentari per provocare la caduta del governo ed un ricorso accelerato alle elezioni, ha interpretato le convulsioni politiche degli ultimi giorni come un evento di grande significato storico: la fine del ventennio. Il fenomeno politico Berlusconi sarebbe stato sconfitto, grazie alla ribellione del delfino Alfano, che, sfidato da Berlusconi, ha vinto la partita.… leggi tutto
Le verità del Videomessaggio
ll Videomessaggio con il quale Berlusconi ha annunciato la resurrezione di Forza Italia ed ha rovesciato sulla testa di milioni di persone la sua dottrina salvifica è stato oggetto di svariati commenti. Molti commentatori hanno messo in evidenza la sequela di falsità attraverso le quali il Cavaliere tesse la trama della grande menzogna, da lui utilizzata come “instrumentum regni”.
Poiché le bugie del “discorso alla nazione” sono state sufficientemente smascherate, è importante comprendere cosa c’è di vero nel messaggio di Berlusconi, quali sono le verità e quali verità emergono dietro le menzogne.… leggi tutto
La sentenza della Cassazione nel paese di Bengodi
Il deposito delle motivazioni della sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha confermato la condanna di Silvio Berlusconi alla pena di quattro anni di reclusione, oltre al pagamento di una provvisionale di 10 milioni di euro all’Agenzia delle entrate, ha aperto una vera e propria breccia nella narrazione creata dai mass media dell’azienda-partito nella quale i fatti sono puntigliosamente cancellati e la realtà sostituita dalla favola del paese di Bengodi. Dove viene narrata l’epopea di un Cavaliere senza macchia e senza paura che combatte eroicamente per ridare la libertà ad un popolo oppresso dalle tasse e proteggerlo da una giustizia ingiusta che perseguita i galantuomini.… leggi tutto
Il Re è nudo
Alla fine l’ultima parola l’ha detta la Cassazione, com’è logico in tutti i procedimenti giudiziari.
Sia ben chiaro, la Cassazione non ha condannato Berlusconi: ha posto fine al procedimento penale intentato nei suoi confronti dalla Procura di Milano, riconoscendo la correttezza dell’operato dei giudici del merito che lo hanno dichiarato, al di là di ogni ragionevole dubbio, colpevole del reato di frode fiscale, con riferimento alla annosa vicenda dei costi gonfiati per l’acquisto dei diritti delle opere cinematografiche. La Cassazione ci dice che Berlusconi è stato legittimamente condannato, all’esito di un equo processo ed ha ricevuto una pena adeguata alla gravità dei fatti.… leggi tutto
Lettera aperta ai deputati
Associazione per la Democrazia Costituzionale
Comitati Dossetti per la Costituzione
Associazione nazionale Giuristi Democratici
Articolo 21, liberi di
Caro Deputato,
E’ pervenuto alla Camera dei Deputati, il disegno di legge Costituzionale recante ” Istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali “, che il Senato ha approvato, l’11 luglio, dopo un esame rapidissimo effettuato con procedura d’urgenza. La stessa procedura d’urgenza è imposta anche alla Camera, essendo già previsto che il d.d.l. costituzionale debba essere esaminato dall’aula entro la fine del mese di luglio.… leggi tutto
Processo Ruby: ha vinto la Costituzione
Nel corpo a corpo ingaggiato dal leader del Pdl contro la Costituzione italiana, passato attraverso l’accaparramento dei mezzi di comunicazione di massa (in spregio all’art. 21 della Costituzione); attraverso progetti di grande riforma (bocciati con il referendum costituzionale del 2006 dal popolo italiano); mediane leggi ad personam per garantire l’impunità al Capo politico e agli uomini della sua Corte (bocciate dalla Corte costituzionale); nonché malattie impeditive (per i processi) e guarigioni miracolose per il ritorno alla vita politica, alla fine la palla è passata ai giudici che hanno pronunciato – probabilmente – l’ultima parola.… leggi tutto
Illegittimo impedimento
“A questa decisione la Corte è giunta osservando che, dopo che per più volte il Tribunale aveva rideterminato il calendario delle udienze a sèguito di richieste di rinvio per legittimo impedimento, la riunione del Consiglio dei ministri, già prevista in una precedente data non coincidente con un giorno di udienza dibattimentale, è stata fissata dall’imputato Presidente del Consiglio in altra data coincidente con un giorno di udienza, senza fornire alcuna indicazione (diversamente da quanto fatto nello stesso processo in casi precedenti), né circa la necessaria concomitanza e la “non rinviabilità” dell’impegno, né circa una data alternativa per definire un nuovo calendario.”… leggi tutto
Da Brescia la seconda marcia su Roma
La prima volta, il programma della marcia su Roma fu lanciato il 24 ottobre 1922 a Napoli in una grande adunata di camicie nere. In quell’occasione Mussolini disse pubblicamente: “o ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma”. Nella notte fra il 27 ed il 28 ottobre 1922 le colonne fasciste partirono da più direzioni dirette verso Roma. La seconda volta, la marcia su Roma si fece a Brescia: era il pomeriggio dell’11 maggio 2013. Silvio Berlusconi aveva lanciato il suo proclama attraverso le sue televisioni: “La sentenza di ieri è davvero una provocazione preparata dalla parte politicizzata della magistratura che da vent’anni cerca di eliminarmi come principale avversario della sinistra e il rinvio a giudizio di Napoli fa parte di questo uso politico della giustizia”.… leggi tutto
Convenzione per le riforme costituzionali? No grazie!
Il neo presidente del Consiglio Enrico Letta nel discorso della fiducia ha ripescato il tema della riforme costituzionali ed ha riproposto, quasi negli stessi termini, l’idea partorita dalla testa dei saggi incaricati dal Presidente Napolitano del gruppo di lavoro sulle riforme istituzionali. Così si è espresso Letta: “Al fine di sottrarre la discussione sulla riforma della Carta fondamentale alle fisiologiche contrapposizioni del dibattito contingente, sarebbe bene che il Parlamento adottasse le sue decisioni sulla base delle proposte formulate da una Convenzione, aperta alla partecipazione anche di autorevoli esperti non parlamentari e che parta dai risultati della attività parlamentare della scorsa legislatura e dalle conclusioni del Comitato di saggi istituito dal Presidente della Repubblica.… leggi tutto