La Costituzione di Arcore

E’ giusto indignarsi ma non c’è da menare grande scandalo per l’emendamento approvato ieri in Commissione Affari costituzionali al Senato che stabilisce che possono essere sospesi “i processi nei confronti del Presidente della Repubblica o del Presidente del Consiglio dei ministri, anche relativi a fatti antecedenti l’assunzione della carica.”

Quando un sarto confeziona un vestito deve pur sempre effettuare delle piccole correzioni, tagli o aggiustamenti, per ottenere che il vestito calzi alla perfezione al suo cliente.

Lo scandalo pertanto non sta nell’aggiustamento, ma nel fatto che un parlamento asservito confezioni un vestito costituzionale che deve calzare a pennello al capo politico che oggi svolge le funzioni di Presidente del Consiglio e domani potrebbe giocare nel ruolo di Presidente della Repubblica.… leggi tutto

Il sole di Adro è destinato al tramonto

Il principio supremo della laicità dello Stato (Corte Cost. Sentenza n. 203/89) trova uno dei suoi canali principali di espressione nel sistema dell’istruzione pubblica impartita dalle scuole statali che, per loro stessa natura, devono garantire l’accesso a tutti, evitare discriminazioni di ogni genere, rispettare la libertà dell’insegnamento (art. 33 Cost.), il pluralismo culturale e religioso, la libertà di coscienza di studenti ed insegnanti (art.19 Cost), e la responsabilità educativa dei loro genitori (art. 30 Cost.). Questo comporta la necessità di preservare la neutralità dello spazio pubblico della formazione che deve essere liberato dalla presenza di simboli, che, sia pure attraverso un messaggio subliminale, possano condizionare la libertà di coscienza e di autodeterminazione dei soggetti che partecipano alla comunità scolastica.… leggi tutto

Come il Porcellum ha cambiato la Costituzione

L’evoluzione della crisi, che impone in tempi ravvicinati la necessità di nuova elezioni politiche generali, rende urgente una grande mobilitazione politica per evitare che si vada a votare per la terza volta con la vigente legge elettorale, meglio conosciuta come “porcellum”, essendo stata definita una “porcata” dal suo presentatore, l’on. Calderoli, che – evidentemente – ne ha fornito l’interpretazione autentica. In questo nuovo sistema elettorale, l’effetto congiunto del meccanismo delle liste bloccate e della sostituzione dei collegi uninominali con circoscrizioni elettorali di grandi dimensioni ha espropriato l’elettore da ogni residua possibilità di influire sulla formazione della rappresentanza parlamentare, con la conseguenza che le scelte dei candidati operate dalle élites dirigenti dei partiti non possono in alcun modo essere censurate, sconfessate o corrette dal corpo elettorale.… leggi tutto

Per un punto Martin – Berlusconi perde la cappa

Nel gioco delle minacce, dei ricatti, delle intimidazioni contro le istituzioni (no a formalismi costituzionali, ha dichiarato Berlusconi, che, per sua stessa ammissione, considera la Costituzione un inferno), ogni giorno si dice e si nega di volere le elezioni immediate. I famosi cinque punti del nuovo programma essenziale approvato dal c.d. ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà, agitati come una spada sulla testa dei parlamentari finiani, ai quali si chiede: “o inginocchiarsi o perire”, sono un’accozzaglia di slogan di pubblicità elettorale (la riduzione della pressione fiscale), di aspirazioni frustrate e di materiali tossici (come il rilancio della politica illegale di respingimento dei profughi africani nei campi di concentramento libici).… leggi tutto

I Comitati Dossetti per la Costituzione sull’ultimatum del presidente Berlusconi

Nel suo ultimatum del 20 agosto il presidente del Consiglio ha sferrato un durissimo attacco alla Costituzione affermando come irrevocabile una riforma costituzionale che non c’è mai stata e che è stata bocciata dai cittadini nel referendum costituzionale del 2006; “la novità che non può essere cancellata”, secondo Berlusconi, sarebbe l’avvenuto passaggio a una Repubblica presidenziale, con un presidente-primo ministro direttamente eletto dal “popolo sovrano” al di fuori delle forme e dei limiti della Costituzione affermati, come cardine di tutto il sistema, dall’art.… leggi tutto

Il manganello di Berlusconi contro il Quirinale

L’intervista dell’on. Maurizio Bianconi (vicepresidente dei deputati del PdL) pubblicata dal “Giornale” di famiglia del 15 agosto, con la quale si lancia al Presidente Napolitano l’accusa di “tradire la Costituzione”, è soltanto l’ultima – in ordine di tempo – bordata di un fuoco di sbarramento che è stato aperto contro il Presidente della Repubblica. Tale azione si è fatta ancora più intensa da quando Napolitano, interloquendo sulla crisi, ha rivendicato le prerogative che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica in materia di scioglimento anticipato delle Camere.… leggi tutto

La legge dell’oscuramento. Il Senato approva il bavaglio

L’esperienza storica italiana ci dimostra che per realizzare un mutamento di regime non è necessario il ricorso alle ami o un moto insurrezionale. Nel secolo scorso una maggioranza politica, che non si sentiva vincolata al rispetto della Costituzione dell’epoca (lo Statuto Albertino), attraverso alcuni provvedimenti legislativi approvati fra la fine del 1925 ed il 1926, conferì maggiori poteri al Presidente del Consiglio, trasformandolo in Primo ministro, normalizzò la magistratura espellendo i magistrati che si battevano per l’indipendenza del potere giudiziario, cancellò le autonomie politiche e sindacali, sciogliendo i sindacati e mettendo fuori legge i partiti politici di opposizione, realizzando così un nuovo regime politico.… leggi tutto

LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI?

Dalla criminalizzazione dell’emarginazione sociale alla decriminalizzazione del malaffare

Siamo tutti consapevoli che viviamo un tempo di crisi della legalità costituzionale alimentata dalla inusitata confusione fra potere economico, potere politico e potere mediatico. Il punto di massima crisi è rappresentato proprio dalla crisi della legge che ha cambiato natura attraverso un percorso che attraverso le c.d. leggi “ad personam” è pervenuto alla corruzione della funzione della legge. La funzione della legge come strumento di regolazione degli interessi per perseguire il bene pubblico è stata rinnegata da una politica che trasforma in legge gli interessi privati di una singola persona o di un ristrettissimo ceto di privilegiati, fino al punto da cancellare l’idea stessa che i pubblici poteri traggano la loro ragione di essere in funzione del bene pubblico.… leggi tutto

Il “processo breve” e la giurisdizione negata

Anche se corre l’anno 2010, noi stiamo vivendo una stagione politica che ci rimanda al 1984, l’anno immaginario nel quale George Orwell collocava la sua profezia nera. In 1984 il potere rovesciava i significati delle parole per far sparire le sue malefatte, al punto da chiamare ministero dell’amore la struttura che organizzava e praticava la tortura.
Evidentemente si è ispirato ad Orwell, l’on. Gasparri che ha intitolato la sua proposta di legge sul c.d. “processo breve” nientemeno che: “misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, in attuazione dell’art.… leggi tutto

La Costituzione ed il giorno della memoria

Sono passati solo pochi giorni dal 27 gennaio, “Giorno della Memoria”, istituito con una legge del 2000: “al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei”. In occasione del Giorno della Memoria, la legge richiede che siano organizzate iniziative ed incontri, in particolare nelle scuole: “in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia, affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

E’ proprio questo il messaggio che ci ha consegnato il premio nobel per la pace Elie Wiesel, testimone autorevole di quella tragedia e sopravvissuto all’inferno di Auschwitz, durante la celebrazione del giorno della memoria, che si è svolta a Montecitorio.… leggi tutto

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