Maramaldi, voi uccidete un popolo morto

La decisione di strangolare l’UNRWA, negandole i finanziamenti. assunta su istigazione di Israele, da Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone, Austria e Nuova Zelanda, nel momento in cui massimo è il bisogno di assistenza della popolazione palestinese massacrata e affamata a Gaza, può essere commentata in un solo modo: “maramaldi, voi uccidete un popolo morto”.

Il grido di Francesco Ferrucci, in punto di morte, a Maramaldo: “vile tu uccidi un uomo morto” è risuonato nella storia ed è giunto a noi come metafora della massima viltà di cui si possano macchiare gli umani, mentre coloro che incrudeliscono contro i deboli o gli sconfitti sono bollati con l’epiteto di “maramaldo”. La decisione di strangolare l’UNRWA, negandole i finanziamenti. assunta su istigazione di Israele, da Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone, Austria e Nuova Zelanda, nel momento in cui massimo è il bisogno di assistenza della popolazione palestinese massacrata e affamata a Gaza, può essere commentata in un solo modo: “maramaldi, voi uccidete un popolo morto”.… leggi tutto

Israele e la Corte dell’Aja, il diritto contro la violenza

Nell’eterna lotta fra violenza e diritto, l’ordinanza pronunciata il 26.01 dalla Corte internazionale di giustizia segna un punto di svolta.

Nell’eterna lotta fra violenza e diritto, l’ordinanza pronunciata il 26.01 dalla Corte internazionale di giustizia segna un punto di svolta. Il premier israeliano Netanyahu ha detto che la decisione della Corte di voler discutere e giudicare l’accusa di genocidio contro Israele è “una vergogna di cui ci si ricorderà per generazioni”. Netanyahu ha ragione sul fatto che ci troviamo in presenza di “una vergogna di cui ci si ricorderà per generazioni”. Ma la vergogna, anzi lo scandalo non sta nelle parole del diritto pronunziate dalla Corte, bensì in quelle condotte dello Stato di Israele che hanno fatto intravedere al massimo organo di giustizia delle Nazioni Unite il rischio di un genocidio nei confronti della popolazione di Gaza.… leggi tutto

Autonomia differenziata: no pasaràn!

Con l’Autonomia differenziata trova compimento un progetto portato avanti dalla Lega (Nord) fin dalla sua fondazione, che punta alla secessione delle Regioni del Nord (la c.d. Padania).

No pasaran è il grido di resistenza lanciato da Dolores Ibarurri nel suo storico discorso tenuto a Madrid il 19 luglio del 1936.

Oggi in un diverso, e finora meno drammatico, contesto storico dobbiamo riprendere lo spirito indomabile che ci hanno trasmesso i combattenti antifascisti spagnoli per reagire ad un progetto sciagurato che punta a demolire la Repubblica (una e indivisibile) e a smantellare la Costituzione. L’approvazione al Senato del ddl Calderoli che stabilisce le procedure per la concessione alle Regioni dell’Autonomia differenziata in tutte e 23 le materie astrattamente consentite dalla improvvida riforma del titolo quinto della Costituzione è solo un primo passaggio di un percorso che si preannuncia lungo e tormentato, malgrado la coesione bulgara della maggioranza.… leggi tutto

Sunak a Kiev: l’odore del sangue

Il Trattato di Alleanza militare fra la Gran Bretagna e l’Ucraina, firmato a Kiev il 12 gennaio è una formidabile operazione per rilanciare la guerra, provocare ulteriormente la Russia, tenere i Paesi europei sempre più invischiati nel conflitto e scongiurare ogni possibile negoziato.

L’impero britannico non esiste più, ma la vocazione bellica che lo ha sorretto per oltre due secoli non si è mai estinta. L’odore del sangue non disturba i governanti inglesi, anzi deve essere un eccitante per alcuni primi ministri, come Tony Blair, Boris Johnson, Rishi Sunak.

Tony Blair, “il pazzo inglese” che, dopo averla aizzata, ha sacralizzato la guerra del Kosovo, invocando una superiore esigenza etica e non ha avuto ritegno a mentire spudoratamente al Parlamento e al popolo inglese per partecipare, come gregario, alla guerra di aggressione scatenata da Bush contro l’Iraq nel marzo del 2003.… leggi tutto

Il Sud Africa denuncia Israele per Genocidio

APPLICATION INSTITUTING PROCEEDINGS

To the Registrar of the International Court of Justice, the undersigned, being duly authorised by the Government of the Republic of South Africa, state as follows:

In accordance with Articles 36 (1) and 40 of the Statute of the Court and Article 38 of the Rules of Court, I have the honour to submit this Application instituting proceedings in the name of the Republic of South Africa (“South Africa”) against the State of Israel (“Israel”). Pursuant to Article 41 of the Statute, the Application includes a request that the Court indicate provisional measures to protect the rights invoked herein from imminent and irreparable loss.… leggi tutto

Gaza: il buio oltre la strage

Il cessate il fuoco è una necessità improrogabile per qualunque soluzione politica ma non basta Per porre fine al conflitto si deve togliere lo scarpone chiodato di Israele dal collo degli abitanti di Gaza

Dopo 90 giorni di attacchi violentissimi contro la martoriata popolazione di Gaza, effettuati congiuntamente da terra, dal cielo e dal mare, il numero delle vittime accertate ha raggiunto quota 23.000 e quello dei feriti ha superato quota 57.000. Si tratta di cifre destinate a crescere notevolmente, non solo perché non si vede alcun cessate il fuoco all’orizzonte, ma anche perché risultano disperse altre 7.000 persone, molto probabilmente ancora sepolte dalle macerie, mentre i feriti non possono essere curati, stante la chiusura di 21 dei 36 ospedali della Striscia di Gaza, l’uccisione di centinaia di medici e paramedici e la scarsezza di medicinali ed energia elettrica.… leggi tutto

Il ritorno di Erode

Dopo oltre duemila anni in Palestina ritorna la strage degli innocenti per mano di un nuovo Erode. La malvagità è la stessa ma i mezzi sono molto più potenti e i risultati sono incomparabili

Essi (I Re Magi) erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».

Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode.

Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi.… leggi tutto

L’inutile strage e le menzogne di Stoltenberg

La controffensiva Ucraina è fallita in un mare di sangue. Prima o poi le madri, i padri, i fratelli, le spose chiederanno conto a Zelensky e ai leaders occidentali della vita dei loro cari, sacrificata sull’altare della protervia degli USA e della NATO.

L’Ucraina ha perso la guerra, come ha osservato da ultimo Alessandro Orsini (il Fatto quotidiano del 19 dicembre) perché ha combattuto e sta combattendo per obiettivi impossibili da raggiungere, vale a dire recuperare manu militari i confini del 1991 (inclusa la Crimea nel frattempo diventata una Repubblica autonoma inserita nella Federazione russa). Oggi è un dato di fatto che la tanto auspicata controffensiva è fallita, annegata in un mare di sangue. Nel 1971 il Washington Post pubblicò un insieme di documenti segreti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che dimostravano che l’Amministrazione aveva ingannato gli americani fornendo all’opinione pubblica informazioni “ottimistiche” e false sulle cause e sull’andamento della guerra del Vietnam.… leggi tutto

Uscire fuori dal tunnel: una proposta per la pace

La Palestina è stata già un Mandato britannico, oggi per la Striscia di Gaza si può resuscitare una sorta di Mandato affidato alle Nazioni Unite.

Qualsiasi reazione alla catastrofe che stiamo vivendo non può che partire da una rivisitazione del discorso pubblico. Deve essere respinta come totalmente falsa la narrazione dominante di uno Stato democratico costretto a stroncare un terrorismo diabolico che minaccia la sua stessa esistenza. Per quanto le incursioni compiute da Hamas il 7 ottobre possano facilmente essere assunte nella categoria del terrorismo e ricadere nel catalogo dei crimini contro l’umanità, non si può ignorare il fatto che esiste un popolo oppresso e uno Stato oppressore.… leggi tutto

Il nuovo “pacchetto di sicurezza”: il volto feroce del Governo Meloni

Una politica volta ad alimentare l’insicurezza sociale, che investe nella paura, trova la sua legittimazione nel volto feroce dello Stato costruito attraverso l’ipertrofia del diritto penale. Quello che viene articolato è una sorta di diritto penale del nemico

Con l’annuncio del nuovo pacchetto di sicurezza che sarà presentato in Parlamento come disegno di legge, prosegue l’esasperazione delle questioni di ordine pubblico e l’uso del populismo penale come strumento di consenso politico e di discriminazione sociale. Non si tratta di una tecnica nuova, fu inaugurata nel 2008/2009 con i “pacchetti di sicurezza” imposti dalla Lega, miranti a criminalizzare l’emarginazione sociale e a discriminare gli immigrati. Con il nuovo disegno di legge recante:” disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario” vengono inventati nuovi reati, elevate ulteriormente le pene per reati comuni, criminalizzate condotte già depenalizzate (come il blocco stradale).… leggi tutto

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