Lettera quaresimale – Patriarcato Latino di Gerusalemme

Fratelli e sorelle,

1. La pace di Cristo sia con voi. Iniziamo il nostro digiuno il mercoledì delle Ceneri, in ricordo della passione del Nostro Signore Gesù Cristo, della sua morte e della sua gloriosa Resurrezione. Egli è il nostro modello: come egli ha digiunato e pregato durante quaranta giorni nel deserto di Gerico, così noi digiuniamo durante i quaranta giorni che precedono la Pasqua.

Gesù iniziò la sua predicazione dicendo: “Fate penitenza perché il Regno di Dio è vicino” (cf.… leggi tutto

Democrazia e Stato di Diritto nell’epoca della globalizzazione

AMBIENTE E LAVORO
Movimento ambientalista e movimento operaio: un incontro difficile ma ineludibile nell’era della globalizzazione

Roma 25 gennaio 2001

L’ecologia delle istituzioni
Democrazia e Stato di diritto nell’epoca della globalizzazione.

di Domenico Gallo

Esiste un problema di ecologia delle istituzioni. L’esigenza di tutela della biosfera, la necessità di tutelare la vita sulla terra a fronte delle aggressioni e della dilapidazione dei beni essenziali della terra, dell’aria, dell’acqua e della stessa biodiversità, pongono una contraddizione ecologica. La contraddizione ecologica è una contraddizione primaria, come tale essa precede e trascende tutte le altre contraddizioni politiche, ivi compresa la contraddizione di classe.… leggi tutto

Uranio impoverito: una tragedia preannunziata invano

Comprendo l’inquietudine dell’opinione pubblica e l’allarme delle famiglie che hanno dei giovani che sono impegnati o sono stati impegnati nelle missioni in Bosnia e in Kosovo, condivido la disperazione e lo sgomento di coloro che hanno perso un figlio o un fratello o un marito, aggredito da un male incurabile ed oltraggioso, o che vivono nell’ansia di perderlo. Di fronte alla tragedia della contaminazione provocata dall’uranio impoverito, le cui dimensioni sono ancora sconosciute (non dimentichiamo che negli USA la sindrome del Golfo ha provocato circa 10.000 decessi fra i veterani), la politica deve fare un passo indietro e rimanere muta.… leggi tutto

CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA

fundamental.rights@consilium.eu.int
Bruxelles, 28 settembre 2000 (29.09)

PREAMBOLO
I popoli europei nel creare tra loro un’unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni.

Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l’Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Essa pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia..… leggi tutto

La vigilia della guerra

La sera del 24 marzo 1999, quando si sono levati in volo i bombardieri della NATO e sono partiti i primi missili cruise dalle navi militari americane schierate nell’Adriatico, si è consumato un evento che ha segnato una drammatica rottura dell’ordine internazionale, come delineato dalla Carta delle Nazioni Unite. Un gruppo di potenze, unite sotto la “leadership” degli Stati Uniti, attraverso una avventura bellica, ha aperto una nuova avventura nelle relazioni internazionali, rivendicando, manu militari, il “diritto” della c.d. “ingerenza umanitaria”.… leggi tutto

La Carta Europea della solidarietà

La Convenzione di 62 esperti incaricata di scrivere una Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ha tempestivamente concluso i suoi lavori. Il testo della Carta – sul quale in ottobre a Biarritz e in dicembre a Nizza dovranno pronunciarsi i 15 governi della comunità – rispetto al progetto reso noto in luglio, presenta numerosi, significativi, miglioramenti. E’ certamente superfluo discutere oggi se anche il testo di luglio fosse un ragionevole compromesso e una difendibile base, nel complesso, per promuovere un “modello sociale europeo”.… leggi tutto

I retroscena della Guerra

Adesso che la Jugoslavia, dopo la rivoluzione democratica e legalitaria di Costunica, si appresta a smarcarsi dal ruolo di vinto e di nemico in cui era stata confinata dalle Cancellerie occidentali, si è aperta concretamente la possibilità di voltare pagina rispetto alle terribili vicende della guerra. Volgendo lo sguardo all’indietro, conviene chiedersi quando, come, e da chi questa pagina è stata aperta.

Poiché l’unico risultato politicamente apprezzabile dell’evento bellico del 1999 è stato quello di legittimare – di fatto – il ricorso unilaterale alle armi da parte della NATO per regolare (senza peraltro riuscirvi) le situazioni di crisi internazionali, è evidente che il punto di svolta, che ha aperto la strada alla guerra è rappresentato dalle scelte che sono maturate, nell’ambito della NATO, relative alla legittimità dell’intervento militare.… leggi tutto

Proposta di lavoro sulle questioni istituzionali

Nel corso dell’attuale legislatura il disegno di grande riforma istituzionale, animato dalla spinta del maggioritario e dalle pulsioni secessionistiche della Lega, ha dispiegato la sua massima potenza, arrivando a concepire, attraverso la Bicamerale l’ambizione di riscrivere ex novo la Costituzione e attraverso il referendum elettorale, proposto per due volte di seguito, la pretesa di cancellare il sistema dei partiti per giungere ad una democrazia ridotta basata su un artificiale partito unico. Con questa strategia di grande riforma si è dimostrato convergente il disegno dei radicali di demolizione dei diritti sociali, della giustizia e dei presidi dello Stato sociale attraverso i famigerati 20 referendum.… leggi tutto

Proposta di lavoro sulle questioni internazionali

Nella “dichiarazione di guerra” consegnata alla stampa dall’allora segretario generale della NATO, Solana, la sera del 23 marzo 1999, l’azione militare della NATO veniva presentata come un intervento guidato dalla necessità di porre fine ad una catastrofe umanitaria e volto a far cessare le violenze che affliggevano la popolazione del Kosovo.
Sulla falsariga di questa menzogna si è sviluppato la campagna politica volta a far accettare la guerra all’opinione pubblica.
A quasi un anno di distanza da quell’evento è ormai possibile tracciare un bilancio degli esiti funesti di quell’avventura.… leggi tutto

Per un nuovo internazionalismo

Le vicende della globalizzazione economica, le tormentate vicende dei Balcani, le vicende della progressiva costruzione di un’identità internazionale dell’Unione Europea, dimostrano che, all’alba del terzo millennio, tutte le opzioni sono ancora aperte. Un certo tipo di governo della globalizzazione, ispirato al dogma della liberalizzazione totale e dello smantellamento di ogni forma di mediazione politica del conflitto economico-sociale, si sposa con l’esigenza di una dimensione militare globale che assicuri la gestione ed il controllo delle crisi che possono mettere in discussione gli interessi vitali sottesi alle nuove gerarchie di privilegio ed esclusione.… leggi tutto

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