La Carta Europea della solidarietà

La Convenzione di 62 esperti incaricata di scrivere una Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ha tempestivamente concluso i suoi lavori. Il testo della Carta – sul quale in ottobre a Biarritz e in dicembre a Nizza dovranno pronunciarsi i 15 governi della comunità – rispetto al progetto reso noto in luglio, presenta numerosi, significativi, miglioramenti. E’ certamente superfluo discutere oggi se anche il testo di luglio fosse un ragionevole compromesso e una difendibile base, nel complesso, per promuovere un “modello sociale europeo”.… leggi tutto

I retroscena della Guerra

Adesso che la Jugoslavia, dopo la rivoluzione democratica e legalitaria di Costunica, si appresta a smarcarsi dal ruolo di vinto e di nemico in cui era stata confinata dalle Cancellerie occidentali, si è aperta concretamente la possibilità di voltare pagina rispetto alle terribili vicende della guerra. Volgendo lo sguardo all’indietro, conviene chiedersi quando, come, e da chi questa pagina è stata aperta.

Poiché l’unico risultato politicamente apprezzabile dell’evento bellico del 1999 è stato quello di legittimare – di fatto – il ricorso unilaterale alle armi da parte della NATO per regolare (senza peraltro riuscirvi) le situazioni di crisi internazionali, è evidente che il punto di svolta, che ha aperto la strada alla guerra è rappresentato dalle scelte che sono maturate, nell’ambito della NATO, relative alla legittimità dell’intervento militare.… leggi tutto

Proposta di lavoro sulle questioni istituzionali

Nel corso dell’attuale legislatura il disegno di grande riforma istituzionale, animato dalla spinta del maggioritario e dalle pulsioni secessionistiche della Lega, ha dispiegato la sua massima potenza, arrivando a concepire, attraverso la Bicamerale l’ambizione di riscrivere ex novo la Costituzione e attraverso il referendum elettorale, proposto per due volte di seguito, la pretesa di cancellare il sistema dei partiti per giungere ad una democrazia ridotta basata su un artificiale partito unico. Con questa strategia di grande riforma si è dimostrato convergente il disegno dei radicali di demolizione dei diritti sociali, della giustizia e dei presidi dello Stato sociale attraverso i famigerati 20 referendum.… leggi tutto

Proposta di lavoro sulle questioni internazionali

Nella “dichiarazione di guerra” consegnata alla stampa dall’allora segretario generale della NATO, Solana, la sera del 23 marzo 1999, l’azione militare della NATO veniva presentata come un intervento guidato dalla necessità di porre fine ad una catastrofe umanitaria e volto a far cessare le violenze che affliggevano la popolazione del Kosovo.
Sulla falsariga di questa menzogna si è sviluppato la campagna politica volta a far accettare la guerra all’opinione pubblica.
A quasi un anno di distanza da quell’evento è ormai possibile tracciare un bilancio degli esiti funesti di quell’avventura.… leggi tutto

Per un nuovo internazionalismo

Le vicende della globalizzazione economica, le tormentate vicende dei Balcani, le vicende della progressiva costruzione di un’identità internazionale dell’Unione Europea, dimostrano che, all’alba del terzo millennio, tutte le opzioni sono ancora aperte. Un certo tipo di governo della globalizzazione, ispirato al dogma della liberalizzazione totale e dello smantellamento di ogni forma di mediazione politica del conflitto economico-sociale, si sposa con l’esigenza di una dimensione militare globale che assicuri la gestione ed il controllo delle crisi che possono mettere in discussione gli interessi vitali sottesi alle nuove gerarchie di privilegio ed esclusione.… leggi tutto

Se non ora, quando? Appello per la rinascita della sinistra

1. In Italia non è inevitabile l’avvento del centro destra guidato da Berlusconi. Il voto delle elezioni europee, delle elezioni regionali e sui Referendum non annunzia la vittoria della destra alle prossime elezioni politiche, bensì rivela quanto sia profonda la crisi della sinistra e sancisce il tracollo della politica perseguita dalla sua attuale classe dirigente.

2. Noi proponiamo di reagire alla sconfitta della sinistra, gravissima ma non irrecuperabile, e di contrastare la resistibile ascesa della destra, chiamando a raccolta tutte le forze e tendenze e tutte le posizioni personali che sentono l’esigenza di un mutamento delle politiche che hanno portato alla sconfitta

3.… leggi tutto

NATO/RFJ – Danni collaterali o uccisioni illegali?

Indice dei contenuti


1. Introduzione………………………………………………………………………… 1

2. Il diritto bellico e la protezione dei civili…………………………………… ………….5

2.1 La proibizione di attacchi diretti contro i civili e di attacchi indiscriminati……………….6

2,2 Misure precauzionali…………………………………………………………………….7

2.3 Scudi umani………………………………………………………………. …………… 8

2.4 Responsabilità legale per la violazione del diritto internazionale umanitario………………….9

3. L’Operazione Forza Alleata e la protezione dei civili…………………………… …..12

3.1 Approccio al diritto bellico e sua interpretazione………………………….… ….12

3.2 Selezione degli obiettivi……………………………………………………. …13

3.3 Regole di ingaggio……………………………………………………………. ..15

3.4 Misure precauzionali………………………………………………………… …15

3.5 L’uso di specifiche armi………………………………………………………….18

3.6 L’attività di “intelligence” e il principio di distinzione………………………………..19… leggi tutto

Un aspetto collaterale dell’aggressione NATO: le sanzioni dell’Unione Europea contro la Jugoslavia

1. a) Gli obiettivi fondamentali dell’Unione.
Nel suo processo di trasformazione da Comunità economica a Unione politica, l’UE si è proposta, con il trattato di Maastricht del 1992 due obiettivi fondamentali, confermati dal Trattato di Amsterdam del 1997:

a) rafforzare la coesione economico-sociale attraverso l’instaurazione di una Unione economica e monetaria che porti all’adozione di una moneta unica;

b) definire una identità dell’Europa sulla scena internazionale, mediante l’attuazione di una politica estera e di sicurezza comune, nella prospettiva di pervenire ad una difesa comune.… leggi tutto

Teoria e pratica dell’ingerenza umanitaria nel conflitto del Kosovo

1. Il tragico pretesto dell’ingerenza umanitaria.

La sera del 24 marzo 1999, quando si sono levati in volo i bombardieri della NATO e sono partiti i primi missili cruise dalle navi militari americane schierate nell’Adriatico, si è consumato un evento che segna una drammatica rottura dell’ordine internazionale come delineato dalla Carta delle Nazioni Unite. Un gruppo di potenze, unite sotto la “leadership” degli Stati Uniti, reputando di incarnare la “Comunità internazionale”, ha superato le colonne d’Ercole dell’interdizione del ricorso alla forza e, attraverso una avventura bellica, ha aperto una nuova avventura nelle relazioni internazionali, rivendicando, manu militari, il “diritto” dell’ingerenza umanitaria, a tutela dei diritti umani.… leggi tutto

Appello per la ricostruzione del diritto dopo la guerra

Roma, 26 luglio 1999

La guerra combattuta nei Balcani, che lascia aperta una crisi gravissima nel cuore dell’Europa, dopo aver mancato il suo obiettivo di evitare una catastrofe umanitaria e di salvare il Kosovo, introduce un nuovo scenario in cui sono rimessi in gioco i rapporti tra i grandi poteri mondiali e lo stesso ordine giuridico internazionale che ha regolato la storia del mondo nella seconda metà di questo secolo.

Il fatto che per giocare questa partita, dopo la caduta del muro di Berlino, sia stata richiamata in servizio la guerra, già bandita dal diritto internazionale, e ora ammodernata con nuove armi e gestita da nuovi soggetti interstatuali sottratti al controllo democratico e alle regole del diritto, apre una fase di estremo pericolo e di imprevedibili dolori per ogni singolo Paese e per l’intera comunità internazionale.… leggi tutto

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