Ucraina: il rischio della pace

La svolta di Trump sull’Ucraina è dettata da ragioni di convenienza e di affari, non certo da motivi umanitari. Cionostante può porre termine ad un orrendo spargimento di sangue. Ed è stupefacente che i vertici dell’UE non si rassegnino alla fine della guerra, perdendo così l’opportunità di mettere il treno della Storia sul binario di una pace vera e duratura

Sembra incredibile ma è vero. Di fronte al negoziato intrapreso da USA e Russia con l’obiettivo di porre fine al più presto a una inutile strage perpetrata per tre anni, che ha causato – sui due fronti – oltre un milione di morti, sofferenze inenarrabili, devastazioni incommensurabili e che ci ha portato sull’orlo di un conflitto nucleare, le Cancellerie dei paesi europei, i vertici dell’UE, i leader politici e il sistema dei media mainstream, vivono la prospettiva della fine dei combattimenti come un disastro politico che scompagina tutti i loro piani.… leggi tutto

Guerre simulate?

Si sono appena concluse le esercitazioni militari cinesi intorno all’isola di Taiwan, ma dall’Indo-Pacifico all’Atlantico, al Baltico, la febbre della mobilitazione bellica attraversa tutto il pianeta.
Quello che rende queste simulazioni di guerra particolarmente inquietanti è il fatto che coesistono con il fuoco vivo di un conflitto nel quale due delle superpotenze militari (USA e Russia), sono direttamente implicate.

Si sono appena concluse le esercitazioni militari cinesi intorno all’isola di Taiwan, ma dall’Indo-Pacifico all’Atlantico, al Baltico, la febbre della mobilitazione bellica attraversa tutto il pianeta. Le esercitazioni cinesi, denominate “manovre congiunte per affilare la spada”, hanno interessato gli spazi aerei e marittimi intorno a Taiwan dall’8 al 10 aprile, testando l’accerchiamento e il blocco dell’isola. Sono state mobilitate 11 navi da guerra, fra cui la portaerei Shandong, e 59 jet fra caccia e bombardieri. Se la Cina mostra i muscoli, le altre potenze non arretrano, anzi rilanciano.… leggi tutto

Ucraina: il piano di pace cinese e l’insipienza dei suoi detrattori

Coloro che in Italia e negli altri paesi europei invocano (a parole) delle iniziative diplomatiche per porre fine al conflitto, non dovrebbero lasciarsi sfuggire questa finestra di opportunità, offerta dal piano di pace cinese, prima che venga chiusa di nuovo e dovrebbero ribellarsi al veto di Biden sul cessate il fuoco.

Il 24 febbraio la diplomazia cinese ha presentato un documento in 12 punti volto a spingere Russia e Ucraina a cessare il fuoco e ad aprire un percorso negoziale per la composizione pacifica del conflitto e il ristabilimento di un quadro di sicurezza collettiva in Europa. A fronte di un cauto apprezzamento della Russia, il piano di pace cinese è stato immediatamente respinto da Washington, da Londra e da Bruxelles, che non lo hanno degnato neanche di un commento, salvo l’osservazione che non si tratta di un piano di pace vero e proprio ma solo un’indicazione generica di principi.… leggi tutto

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