I giudici, il potere, la nostalgia del fascismo

L’insofferenza della destra per le regole si traduce in sistematica aggressione dei giudici: che siano autori di di decisioni sgradite o che abbiano espresso critiche al Governo.

«Elon Musk ha ragione, toghe rosse andatevene». È il testo di uno striscione esposto nella notte tra il 19 e il 20 novembre di fronte ai tribunali di Firenze, Prato, Lucca e Pistoia. Sono note le reazioni furiose seguite ai provvedimenti della magistratura che non hanno convalidato il ricorso alla procedura accelerata di frontiera adottata nei confronti di alcuni richiedenti asilo, provenienti da paesi strumentalmente dichiarati sicuri, facendo naufragare nel ridicolo il cosiddetto modello Albania, di cui questo Governo ha menato gran vanto. … leggi tutto

Uno spettro si aggira per l’Europa

Sono passati 100 anni da quando le squadracce assaltavano le sedi dei sindacati dei lavoratori e le davano alle fiamme, questa volta non sono state usate le pistole e la sede della CGIL non è stata data alle fiamme, però quello che conta è il significato simbolico, che fa rivivere il messaggio antico.

Ma non è lo spettro del comunismo che, secondo Carlo Marx, nel 1848 metteva in agitazione il papa e lo zar, Metternich e Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi. Piuttosto si tratta di uno spettro che evoca un male antico che nel secolo scorso si è manifestato nella sua massima potenza e che non si è del tutto sopito, come ci ammonisce una icastica poesia di Bertold Brecht “E voi, imparate che occorre vedere/ e non guardare in aria; occorre agire/ e non parlare.… leggi tutto

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