2025: un anno alla prova della pace

L’anno appena concluso è stato sul piano internazionale il più violento e sanguinoso dal 1945. E’ necessaria una svolta, non basta il cessate il fuoco, occorre una pace vera

L’anno appena concluso è il più violento e sanguinoso che ci sia mai stato dal 1945 (se si esclude la guerra di Corea). Per tutto l’anno si sono susseguiti i combattimenti, senza neanche un giorno di tregua, sul fronte russo-ucraino, alimentati da una continua escalation e dal superamento di ogni linea rossa. Per tutto l’anno sono proseguiti i bombardamenti contro la martoriata popolazione della Striscia di Gaza ed è proseguita la distruzione di tutte le strutture indispensabili per la vita della popolazione, in particolare quelle sanitarie, anche attraverso la cattura o l’assassinio dei medici.… leggi tutto

Libro e Moschetto

Ci sono territori in cui l’acculturazione bellica fa fatica a penetrare. Uno di questi è la scuola nella quale vige ancora il principio sancito dall’articolo 33 della Costituzione: l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

È risaputo che la verità è la prima vittima della guerra. Per sostenere, anche da dietro le quinte, una guerra in corso, occorre instaurare una visione manichea nella quale tutti i torti siano ascrivibili a chi assume il ruolo del nemico, è necessaria una professione di fede in una verità indiscutibile.

La verità che giustifica la guerra non ammette dubbi o dissonanze. Non a caso, da quando con lo scoppio del conflitto in Ucraina è dilagato in tutta Europa lo spirito nefasto della guerra, è iniziata una mobilitazione bellica della comunicazione, della cultura, delle coscienze.… leggi tutto

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