Fermare il partito unico della guerra

La miccia è stata accesa, se i popoli non la spegneranno lo sbocco in un conflitto infernale è assicurato. Le elezioni europee possono essere l’ultima chance per fermare il partito unico della guerra in Italia e in Europa e salvare il futuro.

In questi ultimi mesi l’orizzonte internazionale in cui è immersa la nostra vita come popolo italiano e come singoli è diventato ancora più inquietante. Gli scenari bellici – dal conflitto armato in Ucraina al martirio del popolo palestinese a Gaza (che Israele pratica nella massima impunità) – hanno continuato ad aggravarsi e lo spettro di una guerra mondiale nucleare, invece di allontanarsi, sembra essere una minaccia sempre più vicina. Non abbiamo mai vissuto un periodo storico così drammatico dal 1945. Anche nelle fasi più salienti della guerra fredda il rischio di guerra non è mai stato così elevato.… leggi tutto

Il Mondo che verrà

Adesso che un nuovo tremendo conflitto insanguina il Medio Oriente, mentre non accenna a placarsi la guerra in Ucraina, è più che mai necessario pensare alla pace. E’ questo il momento di pensare ad un altro mondo se non vogliamo finire tutti all’altro mondo.

La guerra continua da oltre un anno e mezzo senza neanche un giorno di tregua. La controffensiva che avrebbe dovuto portare l’Ucraina alla vittoria è iniziata da più di tre mesi, senza produrre nessuno spostamento significativo del fronte. È in corso una orribile guerra di attrito che ci ricorda quella delle prime undici battaglie dell’Isonzo combattute da giugno 1915 a agosto 1917. Battaglie combattute praticamente senza spostamenti significativi del fronte, ma con centinaia di migliaia di morti da entrambe le parti.… leggi tutto

Piano di pace cercasi

Abbiamo superato il novantesimo giorno di guerra senza che si intravedano soluzioni. L’Italia ha finalmente emesso un vagito presentando la bozza di un piano di pace che, timidamente, affronta le controversie sul tappeto. Le reazioni di tutte le parti sono state negative. Ma non c’è alternativa. Occorre rilanciare, sollecitando Francia e Germania a ripresentare un piano di pace comune. Subito.

Abbiamo superato il novantesimo giorno di guerra e, per dirla con Guccini: ancora tuona il cannone / ancora non è contenta/ di sangue la bestia umana.

Sono 46 i paesi che hanno partecipato qualche giorno fa al vertice on line organizzato dal Segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, per allargare e rafforzare la Santa Alleanza creata a Ramstein il 24 aprile con la missione fornire una valanga di armamenti che consentano all’Ucraina di proseguire la guerra per mesi o per anni, fino a conseguire la vittoria.… leggi tutto

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