Gaza: impedire che la guerra continui dopo la guerra

A Gaza è calato l’inferno sopra una popolazione di oltre due milioni di individui. Di fronte a una situazione così orribile, scompaiono le ragioni e i torti di una parte o dell’altra. Questa realtà è inaccettabile, la comunità internazionale, tutti gli Stati hanno il dovere di agire per fermare il massacro e ristabilire la pace.

Secondo l’ultimo aggiornamento del ministero della Sanità di Gaza (controllato da Hamas), l’attacco israeliano alla Striscia ha provocato la morte di 11.470 persone, tra cui 4.707 bambini, 3.155 donne e 668 anziani, mentre 29.000 sono rimasti feriti. Tra i morti ci sono 203 operatori sanitari e 36 della protezione civile, mentre più di 210 operatori sanitari sono rimasti feriti. Nello stesso periodo, in Cisgiordania, 197 palestinesi sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco dell’esercito israeliano e 2.750 sono rimasti feriti.… leggi tutto

Gaza. Oltre la vendetta: il nulla

Quello che rende ancora più fosca la tragedia di Gaza, è il fatto che non si profila all’orizzonte alcuna prospettiva politica che possa restaurare la pace nella regione. Oltre la vendetta, il governo israeliano non è capace di indicare nulla.

Ormai è passato un mese dall’inizio dell’attacco israeliano contro la Striscia di Gaza. La furia di Israele non si è placata neanche per un attimo. In trenta giorni di intensi bombardamenti sono stati provocati oltre 10.000 morti fra la popolazione civile (tra cui 4.104 bambini e 2.641 donne), mentre i feriti hanno superato quota 25.000. Un livello di distruzione e morte spaventoso se si considera che in Ucraina, dopo 18 mesi di guerra, alla data del 24 agosto 2023, Save the Children ha stimato in 545 il numero dei bambini uccisi.… leggi tutto

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